Ambiente: “il dissesto idrogeologico mette a rischio 35.000 beni culturali”

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In 7 anni le iscrizioni a Geologia sono aumentate del 200%. Abbiamo triplicato il numero di immatricolazioni ma contemporaneamente è dimezzato invece il numero dei docenti“. Lo ha affermato oggi Sandro Conticelli, Presidente Nazionale dei Corsi Universitari in Geologia, intervenendo alla conferenza stampa dei geologi svoltasi alla Stampa Estera con una partecipazione massiccia dei media internazionali. “Nello stesso periodo, dal 2008 ad oggi, abbiamo registrato nelle Università italiane – ha proseguito Conticelli una decrescita delle Scienze della Terra del 15 % . Inoltre sono triplicati gli studenti in Geologia ma registriamo una forte diminuzione di iscrizioni all’Ordine“.

In Italia però non ci facciamo mancare nulla “con ben 480.000 frane delle 700.000 esistenti in Europa. C’è oggi l’esempio della Costiera Amalfitana  – ha dichiarato Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi da appena 3 mesi – dove abbiamo tutti e tre i georischi. In Costiera abbiamo il rischio idrogeologico, il rischio sismico ed il rischio vulcanico“. Importante l’annuncio di Peduto : “i geologi il 5 Aprile saranno a L’Aquila“. In sala presente anche la stampa giapponese. “Siamo abituati a vedere i giapponesi calmi durante un terremoto – ha proseguito Pedutomentre in Italia il 50% delle vittime è causato dai comportamenti sbagliati assunti dalle persone durante l’evento“. Dura la denuncia del Presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania Francesco Russo. “Parliamo sempre e solo di emergenze in Italia  per le quali, solo negli ultimi decenni abbiamo speso ben 61 MLD  di euro – ha dichiarato Russo ma le emergenze forniscono l’opportunità di non garantire le tutele in materia di trasparenza“. Il 2016 sarà per i geologi l’anno del Congresso Nazionale in programma a Napoli dal 28 al 30 Aprile con briefing stampa nel cuore dei Campi Flegrei.

 In Italia ben 35.000 beni culturali minacciati dal dissesto idrogeologico

Nasce il Tavolo delle Geoscienze che vedrà un’alleanza tra tutte le società del settore.  In Italia abbiamo circa 35000 beni culturali esposti a rischio frane. Moltissimi  beni culturali sono stati danneggiati  nei soli terremoti dell’Umbria, Marche, Molise, Puglia, Abruzzo ed Emilia Romagna. Più di 7.000.000 di italiani  – ha affermato Vincenzo Morra del Dipartimento di Scienze della Terra della Federico II di Napoli – sono in aree ad elevato rischio idrogeologico e poi ci sono edifici pubblici come ospedali e scuole in aree ad elevato rischio sismico ed idrogeologico” . Il 7 Aprile però i geologi saranno proprio in Costiera Amalfitana nel Comune di Minori per dare l’opportunità di vedere i georischi osservati dallo spazio, grazie all’astronauta, il maggiore Luca Parmitano. Alla convention parteciperà il Presidente della Società Geologica Italiana, Elisabetta Erba.

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