Vino celebri come il Cabernet e il Merlot potrebbero non essere più tipici della regione di Bordeaux e il tutto a causa del riscaldamento globale che sta cambiando il clima dell’intero Pianeta. La causa prima, però, è imputabile all’uomo e all’inquinamento che produce. Per capire la portata di questi cambiamenti basti pensare che negli ultimi 30 anni la vendemmia è stata anticipata di ben due settimana. Ma non solo. D’ora in poi sarà necessario adottare varietà di uva adatte a climi più caldi, e spostare questi celebri vitigni in altre zone, finora considerate fredde. A lanciare l’allarme in tal senso è uno studio pubblicato sulla rivista Nature Climate Change e coordinato da Benjamin Cook, del centro Goddard della NASA, che ha passato in rassegna i dati dei vitigni di Francia e Svizzera dal 1600 al 2007. Secondo i dati raccolti la correlazione tra siccità e temperatura, determinante per la vendemmia in Francia, si è indebolita a tal punto da rendere ‘inutile’ la siccità ai fini della maturazione dell’uva, il che dovrebbe dare poi il via alla vendemmia. Con la temperature che si riscaldano sempre di più, sarà necessario far ricorso a tipi diversi di uve, andando così ad influire sulla qualità del vino e modificando la geografia delle zone di origine e dei vitigni. Le regioni che saranno maggiormente soggette a questi cambiamenti sono quelle più celebri, come Alsazia, Champagne, Borgogna, e Lingua d’oca, dove vengono prodotti Pinot nero, Chardonnays e altre varietà di vina adatte a climi freddi, che ormai sono quasi inesistenti in quelle zone.
Clima: il riscaldamento globale cambierà anche la geografia dei vini Doc francesi
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