Clima, innalzamento dei mari: più di 13 milioni di americani a rischio, tre volte oltre le precedenti stime

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L’innalzamento del livello del mare, aggravato dalle emissioni di gas serra, potrebbe stravolgere la vita di più 13 milioni di persone negli Stati Uniti. E’ quanto emerge da una ricerca pubblicata oggi sul giornale scientifico Nature Climate Change, secondo cui il numero delle vittime potenziali è tre volte superiore alle stime attuali. La tesi è che molti dei calcoli fino ad ora fatti sottostimano il numero di individui a rischio perché non tengono conto della crescita della popolazione. Lo studio presuppone nel corso del prossimo secolo un innalzamento dei mari di almeno 90 centimetri accompagnato dall’attuale livello di emissioni, cose che minacciano molte popolazioni costiere. Mathew E. Hauer, uno degli autori, ha spiegato al New York Time che “potremmo assistere ad una migrazione su larga scala se non cerchiamo di contrastare l’innalzamento del livello del mare”. Gli abitanti della Florida rappresenterebbero il 50% della popolazione a rischio a cui si aggiungerebbe un altro 20% che vive nella parte sudorientale degli Usa. Nemmeno Washington Dc scamperebbe agli effetti dati dall’innalzamento dei mari, che se raggiungesse i 180 centimetri entro il 2100 toccherebbe un milione di persone in California e altrettante a New York e nel vicino New Jersey. I ricercatori hanno stimato che i costi di trasferimento dei 13,1 milioni di persone costretti a lasciare le proprie abitazioni raggiungerebbero circa 14.000 miliardi di dollari.

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