“Insieme al segretario dell’Onu, Ban Ki-moon, ci aspettiamo che capi di Stato e di governo siano i più numerosi possibile il 22 aprile per la firma” dell’accordo sul clima di Parigi. Questo è stato l’invito rivolto ai colleghi europei da parte della presidente della Cop21, Ségolène Royale durante il suo ingresso a Bruxelles al Consiglio Ambiente dell’Ue, al quale ha partecipato anche il ministro dell’ambiente italiano, Gian Luca Galletti. “La leadership dell’Ue deve continuare – ha detto Royale – ed è importante dare un segnale politico anche sulla ratifica“. La Francia sembrerebbe essere in pole position su questo fronte “Presenterò mercoledì prossimo in Consiglio dei ministri, il 9 marzo, il progetto di legge di ratifica, per far sì che il processo sia completato entro l’estate” ha annunciato Royale.
Il ministro dell’ambiente francese ritiene necessario pressare gli Stati “perché altri Paesi Ue facciano la stessa cosa ed entro il 22 aprile diano un segnale politico sul processo di ratifica“. La Francia ha chiesto, inoltre, l’Ue “faccia un passo avanti sul problema del prezzo del carbonio” del mercato europeo della CO2, ancora troppo basso tramite una serie di misure, fra cui l’inclusione a livello fiscale di un criterio sul contenuto di carbonio.