Oggi il Giappone si è fermato per ricordare le vittime del disastro che colpì la nazione 5 anni fa. Durante la cerimonia tenutasi al Teatro Nazionale di Tokyo, a cui hanno partecipato l’imperatore Akihito con la consorte Michiko ed il premier Shinzo Abe, è stato osservato un minuto di silenzio proprio durante l’ora in cui si è verificata la scossa di magnitudo 9. Nel corso della commemorazione l’imperatore Akihito ha richiamato l’attenzione sugli sfollati: “Ho il timore che aumenti il distacco nelle nostre coscienze verso quella parte della popolazione che sta ancora soffrendo, in particolare gli anziani” ha detto Akihito, invitando le persone a non dimenticare la tragedia.Il premier ha, invece, precisato il ruolo che il paese avrà nelle sfide con i disastri naturali e nella gestione dell’incidente nucleare.
Sono ancora 174mila le persone delle prefetture di Fukushima, Iwate e Miyagi ad essere dislocate sul territorio nazionale. Tra queste, 58mila sono sfollati che risiedono nei centri di accoglienza. Per lo smantellamento dell’impianto nucleare, invece, serviranno almeno 30 anni. Il governo però intende tornare a produrre energia nucleare riattivano i 50 reattori spenti. Attualmente sono 2 i reattori operanti nell’arcipelago, anch’essi al centro di polemiche. Il Giappone è privo di risorse naturali e l’economia sta recedendo. Di parere discordante sono i due terzi dei governatori, sindaci e amministratori locali, interpellati a livello nazionale dall’agenzia Kyodo, i quali domandano una riduzione progressiva dell’impiego del nucleare, o l’arresto definitivo dei reattori.