E’ tornata l’ora legale proprio nella notte di Pasqua: tra le 2 e le 3 le lancette dell’orologio dei nostri dispositivi si sono spostate in avanti di 60 minuti, rubando dunque quell’ora di sonno guadagnata lo scorso autunno. Giornate più lunghe, dunque, fino al 30 ottobre, quando tornerà l’ora solare.
L’ora legale è stata introdotta ai fini del risparmio energetico: secondo il gestore italiano Terna nei prossimi 7 mesi ci sarà un minor consumo di energia elettrica pari a circa 580 milioni di kilowattora, quantitativo corrispondente al fabbisogno medio annuo di oltre 200 mila famiglie. Secondo i dati elaborati dall’azienda, dal 2004 al 2015 il minor consumo di elettricità per il Paese dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 7 miliardi e 270 milioni di kilowattora, quantitativo equivalente alla richiesta di energia elettrica annua di regioni come Marche o Trentino Alto Adige, e ha comportato in termini economici un risparmio per i cittadini di quasi 1 miliardo e 100 milioni di euro. Nel periodo primavera-estate, il mese che segna il maggior energetico stimato da Terna è aprile, con 149 milioni di kilowattora (pari al 26% del totale).