Solo due mesi fa Mike Brown (Caltech, California Institute of Technology) l’astronomo che aveva guidato il gruppo di ricercatori che ha “retrocesso” Plutone da pianeta a pianeta-nano, aveva reso noto che al di là di Nettuno potrebbe esistere un pianeta gigantesco con una massa 10 volte superiore a quella della Terra. Il corpo celeste (gassoso, simile a Urano o Nettuno,) è stato soprannominato “Pianeta Nove” (“Planet Nine” o “Planet X”) e si troverebbe così lontano dal Sole che impiegherebbe tra 10.000 e 20.000 anni per compiere una rivoluzione completa.
Recentemente Brown ha confermato che un oggetto (“uo3L91”) da poco scoperto nella fascia di Kuiper (un KBO, Kuiper Belt Object: si ricordi che la Fascia di Kuiper è una regione del Sistema Solare che si estende dall’orbita di Nettuno fino a 50 UA dal Sole) si comporta in modo tale da poter essere considerato il famigerato “Planet Nine”. E’ stato scoperto grazie all’Outer Solar System Origins Survey (OSSOS, il Canada-France-Hawaii Telescope) da Michele Bannister (University of Victoria): l’orbita del settimo oggetto fa localizzare il “Planet Nine” a 149 miliardi di chilometri dal Sole (20 volte la distanza Sole-Nettuno, 75 volte più distante di Plutone), una distanza che in qualche modo conferma l’ipotesi di Brown.
Hey Planet Nine fans, a new eccentric KBO was discovered. And it is exactly where Planet Nine says it should be. pic.twitter.com/oZn0RDq8JF
— Mike Brown (@plutokiller) 24 marzo 2016