E’ iniziato e procede regolarmente il conto alla rovescia in vista del lancio della missione ExoMars, che porterà l’Europa su Marte: manca poco, l’accensione dei motori del razzo Proton-M nella base russa di Baikonur, in Kazakistan, è prevista alle 10:31 ora italiana. Il vettore ha un prezioso carico: la sonda che per sette anni resterà nell’orbita marziana e il modulo di discesa dedicato all’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli. Quando la sonda lo rilascerà, tra 7 mesi, il modulo inizierà la discesa nell’atmosfera, attraversando una tempesta di sabbia, e sarà il primo veicolo italiano d atterrare su Marte.
L’Italia sbarcherà su Marte
La prima missione nel 2016 è costituita da Trace Gas Orbiter (TGO) e Schiaparelli, il modulo di discesa che sosterà sulla superficie marziana. Il TGO, a guida francese, effettuerà uno studio dei gas presenti nell’atmosfera marziana e di eventuali processi biologici o geologici in atto mentre il modulo di discesa, Schiaparelli, a leadership italiana, contenente la stazione meteo Dreams ed altri strumenti, atterrerà su Marte testando, fra l’altro, le tecnologie di atterraggio, elemento chiave per le successive missioni sul pianeta rosso.
In sintesi la missione indagherà le tracce di vita passata e presente su Marte, la caratterizzazione geochimica del pianeta, la conoscenza dell’ambiente marziano e dei suoi aspetti geofisici e l’identificazione dei possibili rischi per le future missioni umane.
Una missione europea in cui l’Italia gioca un ruolo importante, pari al 32% dell’investimento complessivo, che vale 350 milioni di Euro: l’ESA ha assegnato all’Italia la leadership principale di entrambe le missioni; oltre alla responsabilità complessiva di sistema di tutti gli elementi, è sempre italiana la responsabilità diretta dello sviluppo del modulo di discesa di ExoMars 2016, denominato Schiaparelli, del drill di due metri che perforerà il suolo marziano per il prelievo di campioni e del centro di controllo da cui il Rover verrà operato.