Il lancio è avvenuto con successo alle 10:31 del 14 marzo scorso, esattamente come previsto: è iniziata da 10 giorni la missione ExoMars dell’Agenzia Spaziale Europea e dell’agenzia spaziale russa Roscosmos. Il lancio dalla base spaziale di Bajkonour ha portato in orbita la prima navicella europea diretta sul pianeta rosso su un razzo Proton-M.
ExoMars 2016 porterà nell’orbita di Marte la navicella Trace Gas Orbiter (TGO) ed il lander EDM (Entry Descent and Landing Demonstrator Module), battezzato “Schiaparelli” in onore dell’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli. EDM atterrerà sul pianeta ad ottobre, consentendo anche all’Europa e all’Italia di “atterrare” su Marte. La seconda fase della missione, ExoMars 2018, porterà sul pianeta il primo rover europeo.
Attualmente è in corso la fase di test. La sonda sta rispondendo ai comandi e se tutto procederà come previsto potrà entrare nella fase operativa a metà aprile: lo rende noto l’ESA, che informa che la sonda è in ottime condizioni e in rotta verso il pianeta rosso. E’ stato risolto il problema che si era presentato alcune ore dopo la ricezione del segnale, quando la temperatura del motore principale della sonda TGO era aumentata più del previsto. Si è quindi deciso di modificare l’orientamento della sonda di pochi gradi, di modo che l’ugello del motore non fosse esposto al Sole, e la temperatura è tornata nella norma. “L’industria europea ha fatto un ottimo lavoro – ha dichiarato Michel Denis, flight director della missione – nelle prossime settimane continueremo a monitorare lo stato di salute della sonda e a verificare il funzionamento dei vari sistemi”.
Conclusa la fase di test, il prossimo controllo della sonda è previsto a giugno, con il “check-up” completo di tutti gli strumenti.