Oltre 160 mila vite di migranti salvate, 366 scafisti consegnati all’autorità giudiziaria: è in cifre il risultato dell’attività della Marina Militare in Mare Nostrum e che, a un anno e mezzo dalla sua conclusione (31 ottobre 2014), viene ricordato. Ed è anche la motivazione per cui l’Istituzione al merito umanitario, con sede a Barcellona, ha voluto riconoscere alla stessa Marina e al Corpo delle Capitanerie di Porto il suo più alto riconoscimento: la Gran Croce al merito e diritto umanitario. A consegnarla, nel corso di una cerimonia nella biblioteca di Palazzo Marina, il principe di Capadocia e San Bartolomeo, Don Rafael Andujar y Vilches e il dottor Roberto Schiavone di Favignana, rispettivamente gran cancelliere e presidente della delegazione per l’Italia e l’Europa dell’Est dell’Istituzione. “Un atto dovuto – hanno tenuto a sottolineare i rappresentanti dell’Istituzione – per quanto fatto. Un riconoscimento da parte di una piccola organizzazione senza scopo di lucro per un grande gesto al quale andrebbe il Premio Nobel”.
Gran Croce al merito e Diritto Umanitario alla Marina Militare e al corpo delle Capitanerie di Porto
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