Maltempo, il ciclone “Gaby” flagella l’Italia: alluvione nelle Marche, si temono vittime [LIVE]

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Il ciclone “Gaby” sta flagellando l’Italia e, come previsto nei giorni scorsi, si sta concentrando sulle Marche provocando piogge alluvionali che da stamattina interessano anche le zone più meridionali della Romagna e settentrionali dell’Abruzzo. Al momento sta continuando a piovere ma i dati pluviometrici sono già significativi: i picchi più elevati tra Fermo e Ripatransone con oltre 90mm di pioggia. Tra le stazioni meteorologiche disponibili, spiccano gli 86mm a Fermo, 76mm a Macerata, 75mm a Tortoreto, 65mm a Controguerra, 59mm a Nereto, 51mm a Grottammare, 50mm ad Ancona, 44mm a Senigallia, 41mm a Gualdo Tadino, 33mm a Jesi. Pesantissime le ripercussioni sui territori.

Alba Adriatica
Alba Adriatica

La situazione è stata tale da attivare la mobilitazione dei soccorritori. Stamattina s’è tenuta una riunione operativa della Protezione civile delle Marche nella Sala operativa unificata (Soup) di Palazzo Rossini per fare il punto sulla situazione del maltempo che sta interessando, in particolare, la zona sud della regione. All’incontro hanno partecipato l’assessore alla Protezione civile Angelo Sciapichetti, il direttore del Dipartimento regionale Cesare Spuri, il segretario generale e capo di gabinetto della Giunta regionale Fabrizio Costa. La riunione è stata aggiornata alle 13. L’ondata di maltempo continuerà a interessare, nelle prossime ore, soprattutto la porzione centro meridionale del territorio marchigiano, con il decorso dei fiumi sotto stretto controllo.

Macerata

Al momento risultano chiusi il tratto della Superstrada 77, nella zona industriale di Civitanova Marche (Macerata) per allagamento del sottopasso. Allagato anche il sottopasso della Strada provinciale Colbuccaro, a Corridonia (Macerata), mentre è stato interdetto – per esondazione del Menocchia – il ponte di ferro in contrada Pian dei Santi a Massignano (Ascoli Piceno). A Fermo due famiglie sono state evacuate in contrada Camera: una per esondazione, l’altra per una frana. Sotto stretto controllo la diga delle Grazie, a Tolentino (Macerata), come tutti gli altri bacini idrografici che stanno ricevendo, in queste ore, un deflusso di acque significativo. La Regione ha deciso di posizionare, in via precauzionale, due grosse motopompe della Protezione civile: una a Civitanova Marche, l’altra nel Fermano. Attivate le Sale operative integrate (Soi) di Macerata, Fermo, Ascoli Piceno e avvisate le prefetture dei tre capoluoghi provinciali. Attivi diversi Centri operativi comunali (Coc).

“Focus di particolare attenzione” nei confronti del fiume Aspio, nel territorio di Ancona, che è in aumento. Altro “osservato speciale” è il Misa a Senigallia. Il Comune ha aperto il Coc, e la Provincia sta installando le paratoie. Ad eccezione di alcuni smottamenti tra Casine e Paterno e un’infiltrazione d’acqua a Sappanico, non si rilevano al momento criticità particolari. L’unico intervento dei vigili del fuoco finora ha riguardato un’infiltrazione di acqua nel tetto di un alloggio popolare di via Marchetti, che ha reso necessario il trasferimento della famiglia e di altre due persone che vi alloggiavano.

Neve sull’Appennino

Intanto le temperature si mantengono molto basse con – in pieno giorno alle ore 12:00 – +4,4°C a Gualdo Tadino, +5,8°C a Fermo, +6,1°C a Macerata, +6,9°C ad Ancona, +7,1°C a Jesi e +7,9°C a Senigallia, come se fossimo in pieno inverno. Sull’Appennino nevica copiosamente fino a bassa quota, con accumuli abbondanti. Tutto ciò mentre nel resto d’Italia fa molto caldo con temperature di +15°C in pianura Padana e nei fondovalle alpini, +18°C tra Liguria, Toscana e Lazio, e in Puglia.  Per monitorare la situazione in tempo reale ecco le pagine relative al nowcasting:

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