La sonda Cassini ci svela nuovi segreti del cosmo: stavolta è il turno di Titano, satellite naturale di Saturno, dove sono stati osservati mari in tempesta e una misteriosa isola che si sposta, cambia forma, sparisce. Si è potuto scoprire che Ligeia è un mare dinamico, mentre non è ancora chiara la natura della misteriosa isola: potrebbe trattarsi di rocce affiorano di tanto in tanto a causa delle variazioni del livello dei mari, oppure potrebbero essere “iceberg” che galleggiano sulla superficie o ancora depositi di materiale trasportato dalle correnti. La luminosità delle strutture farebbe pensare però a enormi onde o bolle dovute alla risalita di gas dai fondali.
Il mistero necessita di ulteriori indagini: i responsabili della missione Cassini progettano di osservare nuovamente i laghi durante l’ultimo passaggio ravvicinato della sonda a Titano (aprile 2017).
Cassini è il frutto di un progetto congiunto di NASA, ESA e ASI. La sonda venne lanciata nell’ottobre del 1997 insieme con la sonda Huygens dell’ESA e, una volta raggiunto Saturno nel 2004, ne ha studiato gli anelli e il campo magnetico.
Come sono state scoperte le isole?
Le “isole” sono state scoperte confrontando le fotografie dei due laghi di Titano scattate dalla sonda tra il 2007 e il 2015: il prossimo flyby potrebbero consentire di chiarire sia la natura delle strutture sia le loro modificazioni nel tempo. Sotto l’atmosfera densa di azoto, la sonda Cassini e il veicolo Huygens hanno scoperto l’esistenza di un paesaggio simile a quello della Terra con fiumi, laghi, mari e dune: però, mentre sulla Terra l’ambiente è plasmato dall’acqua, sul satellite ciò avviene per opera del metano e altri idrocarburi, presenti in grandi quantità sia in forma liquida che gassosa.