Missione Exo Mars, a Roma parte la “caccia” ai marziani: “in 400 secondi ci giochiamo 10 anni di lavoro”

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Inizia oggi dal cuore di Roma, e precisamente da piazza del Popolo, la caccia alla vita su Marte: per un mese, a partire da questa mattina, la capitale ospiterà l’installazione dedicata alla missione ExoMars dell’Esa, realizzata dall’Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione con Thales Alenia Space Italia, Finmeccanica e Telespazio. A tagliare il nastro è stato pochi minuti fa il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Stefania Giannini, accompagnata dal presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston, da Carla Signorini dell’ESA, dall’ad e direttore generale di Finmeccanica, Mauro Moretti, dall’ad di Thales Alenia Space Italia, Donato Amoroso, e dall’ad di Telespazio, Luigi Pasquali.

missione exo mars si brinda (4)Quattro ricercatori italiani hanno contribuito alla storica missione per Marte dell’ESA, l’agenzia spaziale europea: lo ha detto il ministro Giannini in occasione dell’inaugurazione dell’installazione dedicata alla missione. L’installazione sarà dotata di un monitor dal quale, il giorno 14 marzo, si potrà assistere alla diretta del lancio con i commenti da Altec a Torino – Centro di Controllo della Missione e sede dell’evento nazionale – in collegamento con la base spaziale di Baikonur, Kazakistan, dove è previsto il lancio della missione. Per tutto il mese, inoltre, filmati e interviste informeranno il pubblico sulla missione e suoi significati scientifici, tecnologici e industriali con particolare riferimento al prevalente ruolo italiano.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, il presidente dell’ASI Battiston ha già spiegato che “questa è una missione molto importante che parte da lontano perchè sono state trovate tracce di acqua nei canaloni di Marte, e le indicazioni scientifiche in tal senso fanno pensare che nel passato il pianeta fosse differente rispetto a come appare oggi. Secondo noi c’è anche la concreta possibilità che ci fossero forme di vita sul pianeta rosso: per questo l’Italia contribuisce in modo attivo a questa missione che costa 1.300 milioni di euro, noi abbiamo il 32% ed è un ruolo molto importante perchè non si può rimanere indietro in un mondo in continua evoluzione. Come dicevano gli americani, noi non lanciamo razzi ma lanciamo sogni, perchè questa missione trasporta un sogno. Sono sicuro che l’uomo metterà piede su Marte, non so se tra 10 o 20 anni, ma arriveremo su Marte così come abbiamo scalato le più alte montagne e scoperto i più profondi abissi del nostro pianeta, così come siamo già andati sulla luna. Spero vivamente che il primo essere umano a mettere piede su Marte possa essere un italiano, non so ancora se un uomo o una donna, perchè è una cosa ancora troppo lontana per poter fare una previsione di questo tipo“.

Presentando l’installazione, Battiston ha detto che “non è ancora possibile riportare sulla Terra i frammenti di Marte, stiamo lavorando alle tecnologie adatte che però ancora non abbiamo. Sarà un passo importante da fare in futuro per mettere i piedi sul pianeta rosso. La cosa fondamentale per riuscire ogni giorno a continuare ad intraprendere questo percorso, è la collaborazione e la cooperazione tra i vari Paesi e le grandi potenze mondiali. Sono sicuro che l’uomo o la donna che per primo metterà i piedi su Marte, sono già nati“.

A proposito dell’importanza della cooperazione, la responsabile tecnica dell’ESA Carla Signorini ha aggiunto che “un solo Paese da solo non potrà permettersi di fare un’operazione del genere, neanche di pensarla“.

Mauro Moretti

L’ad e direttore generale di Finmeccanica, Mauro Moretti, ha esaltato il ruolo di Finmeccanica: “siamo grandi protagonisti grazie a Thales Alenia Space Italia. Dentro Finmeccanica ci sono 5.000 persone che lavorano in modo diretto o indiretto nel settore aerospaziale. Siamo orgogliosi perchè tutte le innovazioni di tecnologia del nostro Paese passano da noi. Il software costruito per questa missione è molto complesso, prevede che un robot scavi nel terreno marziano, prelevi dei campioni, li sminuzza e li analizza per elaborarli e inviare i dati sulla terra, ed è stato realizzato dall’Università di Padova. Il sistema di comunicazione di questo rover è molto complesso ma è già collaudato, c’è un po’ di attesa e un minimo di tensione per verificare il suo funzionamento ma c’è anche grande fiducia. Marte è un pianeta vergine da questo punto di vista, e questa missione ci può aiutare per capire cosa possiamo fare per mantenere la Terra florida e vitale. In Finmeccanica il settore aerospaziale è il 4° settore, ed è molto importante che i giovani vengano avviati alla carriera aerospaziale perchè in questo siamo indietro rispetto ad altri Paesi, con un forte gap rispetto ai Paesi concorrenti che hanno molti più giovani in quest’ambito. L’aerospazio è un ramo di cultura forse più importanti degli altri che noi concepiamo come tale, perchè la cultura prettamente umanistica ci può rendere cittadini consapevoli e civili, ma questo tipo di cultura ci rende cittadini moderni del mondo globalizzato, quindi sarebbe opportuno che i giovani si dedicassero maggiormente a questo settore“.

Il ministro Giannini ha detto che “il governo ha investito molto in questa missione. Tre ricercatrici su quattro tra quelli che hanno partecipato a questo progetto sono donne, ed è molto importante che le donne si approccino a questo settore perchè sono il 38% delle forze impiegate nell’aerospazio, una percentuale ancora troppo bassa. Oltre alla curiosità e al fascino di andare su Marte, questa missione può consentire di capire le condizioni reali di Marte e di calcolare eventuali ricadute future per la Terra. Un messaggio alle ragazze: seguite il talento e la vostra vocazione, non abbiate timidezza di raggiungere traguardi importanti come quello di intraprendere la carriera aerospaziale. E’ un settore di grande tradizione in Italia, stiamo riguadagnando terreno dopo alcuni anni in cui eravamo rimasti indietro rispetto ad altri Paesi, e lo stiamo facendo anche grazie agli importanti investimenti da parte del governo“.

Donato Amoroso, ad di Thales Alenia Space Italia, ha detto che “il lavoro tecnologico per questa missione è stato un lavoro di nicchia, durato oltre dieci anni, che si concluderà in 400 secondi perchè la fase cruciale di questa missione sono i 400 secondi finali. La sonda verrà lanciata il 14 marzo e viaggerà alla velocità di 25.000km/h per tre giorni. Arriverà quindi nell’orbita di Marte e inizieranno le operazioni di atterraggio, questi famosi 400 secondi in cui si verificherà la fase più delicata della missione. La sonda rallenterà fino a 2.500km/h e in quel momento si aprirà il paracadute. E’ la prima fase che creerà un po’ di suspance perchè sarà un momento delicato. Successivamente la sonda continuerà a decelerare fino ad arrivare a 60km/h, quando il paracadute si staccherà e si accenderanno dei retromotori che all’altezza di 150cm da terra si staccherà la capsula che contiene il rover. Dal momento in cui il rover sarà su Marte, inizierà immediatamente a raccogliere i dati. E’ molto importante che questo software sia tutto italiano perchè anche in previsione futura, noi ci siamo posti in una situazione di leadership per tutte le future missioni spaziali avendo investito in questo settore già da molti anni. Ovviamente adesso viene la fase cruciale perchè tutto deve andare bene. Soltanto adesso potremo capire come risponderanno questi macchinari ad anni e anni di studi, collaudi e investimenti“.

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