E’ partita questa mattina dalla base russa di Baikonur, nel Kazakhstan, la missione ExoMars. I motori del razzo Proton si sono accesi per portare nell’orbita marziana la sonda e il modulo di discesa che in autunno atterreranno sul pianeta rosso, portando cosi’ di fatto il primo veicolo italiano su Marte. La sonda avra’ il compito di analizzare sul pianeta il quantitativo di metano sul pianeta e stabilire un sistema di comunicazione con la Terra che operi anche per future missioni. La realizzazione di questo importante progetto ha visto un significativo contributo anche dell’Aeronautica militare. A seguito di un accordo tecnico operativo firmato lo scorso anno tra il Centro Sperimentale Volo e la Thales Alenia Space Italia (Tas-I), si sono svolte presso l’Aeroporto di Pratica di Mare, una serie di prove tecniche a terra ed in volo per la caratterizzazione delle prestazioni e la calibrazione del radar di guida del modulo di discesa su Marte, nell’ambito del programma dell’Agenzia spaziale europea (Esa).
In particolare, nel corso della scorsa estate sono stati condotti alcuni test sul Radar Altimetro Doppler (Rda), prodotto dalla ditta Tas-I, installato tramite un’apposita interfaccia meccanica e strumentazione sperimentale su un elicottero HH212 del Reparto Sperimentale di Volo dell’Aeronautica militare. Il programma ExoMars e’ diviso in due fasi/missioni 2016 e 2018. La prima missione sara’ di Esplorazione e Qualifica delle Tecnologie. La missione del 2018 sara’ invece equipaggiata con un rover che sara’ fatto scendere su Marte.
Il rover verra’ equipaggiato con un perforatore capace di prelevare campioni fino ad una profondita’ di due metri sotto la superficie del suolo marziano. I campioni saranno analizzati con gli strumenti a bordo del rover stesso ed i dati ottenuti saranno inviati alla sonda orbitante Marte, poi da questa direttamente sulla Terra. L’attivita’ rappresenta un esempio di cooperazione virtuosa e ottimizzazione delle risorse e di supporto della Difesa, in particolare dell’Aeronautica militare nei confronti di uno degli attuali programmi spaziali di punta a livello europeo. L’Rsv, dipendente dal Centro Sperimentale Volo, ha come compito primario quello di studiare, condurre a terra ed in volo test sui velivoli, sui sistemi e sui materiali, sia in dotazione all’Aeronautica militare che ad altre Forze armate e amministrazioni dello Stato.
Le prove sono effettuate in modo da garantire che i risultati finali siano tali da diventare esperienze e prodotti standard nonche’ ripetibili. L’Aeronautica militare e’ da sempre presente nei settori tecnologicamente avanzati del mondo aerospaziale e concorre con l’industria nazionale e le altre Amministrazioni dello Stato allo sviluppo del relativo know-how. L’Aeronautica militare ha inaugurato il Gruppo ingegneria per l’aero-spazio (Gias) del Reparto Sperimentale Volo. Il Gias nasce per esplorare e valutare le capacita’ offerte dal segmento spaziale della Difesa, a supporto delle capacita’ operative della Forza Armata, al fine di espandere la competenza ambientale dal tradizionale dominio aeronautico a quello aerospaziale (che si estende fino a 100 chilometri). Il Gias rappresenta una start-up di Forza armata a forte vocazione tecnologica, improntata all’innovazione, fatta da giovani e con idee giovani. Ingegneri e specialisti, tra i 25 e i 36 anni di eta’, che si sono gia’ cimentati con successo in valutazioni tecnico-operative di sistemi satellitari, in attivita’ allo stato dell’arte di modellazione e simulazione di voli sub-orbitali in Italia, in sperimentazioni di Space Surveillance and Tracking, consegnando di fatto nuove capacita’ operative ed offrendo promettenti prospettive di sviluppo.