Missione ExoMars, mentre la sonda viaggia verso Marte, ESA e Roscosmos pensano al futuro

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La sonda della missione europea ExoMars sta viaggiando verso Marte, risponde ai comandi e sarà sempre operativa nel viaggio di sei mesi che la porterà nell’orbita del pianeta rosso. Per l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) quella russa Roscosmos, che collaborano insieme a questa impresa, è un primo passo importante e altri seguiranno in futuro. Il presidente dell’Esa Jan Woerner e il capo della Roscosmos Igor Komarov hanno brindato quando il segnale della sonda è arrivato alla base di Malindi, dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) ed è stato girato al centro dell’Esa a Darmstadt, che ha preso il controllo della missione. “ExoMars non è importante soltanto in vista delle future missioni umane su Marte, ma perché dimostra le grandi capacità scientifiche e tecnologiche che l’hanno resa possibile ed è anche un bellissimo esempio di cooperazione internazionale“, ha osservato Woerner.

ExoMars 2016 Launch campaignD’accordo anche Komarov, per il quale ExoMars è una missione straordinaria, alla quale si augura possano seguirne altre. Il prossimo passo sarà la seconda fase della missione ExoMars, prevista nel 2018 e nella quale l’Italia continua ad avere un ruolo di primo piano con l’Agenzia Spaziale Italiana (Esa) e l’industria tecnologica. La seconda fase della missione continuerà a utilizzare la sonda Tgo (Trace Gas Obiter), appena partita, e prevede l’arrivo sul pianeta di un rover basato su tecnologia russa, del quale la Thales Alenia Space Italia realizzerà i sistemi di controllo, navigazione e guida, più il laboratorio che analizzerà i campioni del sottosuolo marziano.

exomarsQuesti saranno prelevati da uno specialissimo trapano che perforerà il suolo fino alla profondità di due metri, ‘fratello maggiore’ del trapano utilizzato nella missione Rosetta per perforare la cometa. E’ uno strumento tutto italiano, costruito nel centro di Nerviano del gruppo Finmeccanica. Il finanziamento di questa seconda fase rientra negli 1,3 miliardi del costo di complessivo di ExoMars, ma il prossimo 2 dicembre la conferenza ministeriale dell’Esa dovrà decidere in merito ai fondi necessari dalle modifiche della missione nel corso della sua lunga storia, durata almeno 10 anni. “La missione è cambiata molto nel tempo e non sono stati definiti i finanziamenti per alcuni aspetti, ma sono ottimista“, ha detto Woerner. Nel frattempo si guarda ancora più avanti e il prossimo passo dell’Europa potrebbe essere una missione che raccolga campioni del suolo marziano e li riporti a Terra.

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