Il lander italiano Schiaparelli sta affrontando i sei mesi di viaggio verso Marte ‘aggrappato’ alla sonda della missione ExoMars e dormirà per tutto il tempo. Si sveglierà solo una volta arrivato a destinazione e durante la discesa che il 19 ottobre lo porterà sul pianeta. La missione, organizzata dalle agenzie spaziali europea (Esa) e russa (Roscosmos) prevede che la discesa debba avvenire nel pieno di una tempesta di sabbia. Probabilmente sarà piena di icognite, ma è sicuro, invece, che il lander finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e costruito a Torino dalla Thales Alenia Space Italia è ‘pulito’. Vale a dire che contiene il numero di batteri e spore bassissimo, quasi azzerato grazie al lavoro fatto a Terra dai microbiologi in camere ‘superpulite’.
“Avremmo rischiato di portare su Marte vita terrestre sotto forma di spore batteriche: per questo abbiamo ridotto il loro numero al massimo grazie a una serie di sterilizzazioni”, ha detto Diana Margheritis, responsabile delle attività di Planetary Protection del programma ExoMars per la Thales Alenia Space Italia. Nei mesi che hanno preceduto il lancio della missione ExoMars il lavoro fatto a Torino è proseguito nella “camera pulita biologicamente controllata” allestita nella base russa di Baikonur, nel Kazakhstan. “Ogni giorno – ha aggiunto la ricercatrice – abbiamo misurato il numero delle spore per ridurlo al massimo”. La stessa operazione è stata fatta sulla sonda Tgo (Trace Gas Orbiter), alla quale il lander Schiaparelli resterà agganciato per tutti i sei mesi del viaggio.