Missione ExoMars: oggi si apre un nuovo capitolo della storia dell’umanità

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Dopo il successo della missione Rosetta, che ha visto le tecnologie Finmeccanica atterrare su una cometa, portiamo oggi la nostra conoscenza su Marte: lo ha dichiarato l’amministratore delegato e direttore generale di Finmeccanica Mauro Moretti, in occasione del lancio della sonda ExoMars, avvenuto oggi 14 marzo, alle ore 10.31 dal cosmodromo di Baikonur in Kazakhstan. “Con ExoMars si apre un nuovo capitolo della storia dell’umanita’, di cui Finmeccanica, attraverso Thales Alenia Space e le altre competenze presenti all’interno dell’azienda, e’ orgogliosa di essere uno dei principali autori. Provengono dai nostri laboratori molte delle tecnologie usate nel programma, compresa la sofisticatissima trivella che partira’ nel 2018 per scavare con la sua punta di diamante il suolo marziano alla ricerca di tracce di vita. Finmeccanica con i suoi 5 mila uomini e donne che lavorano nel settore spaziale e oltre un miliardo e mezzo investito in ricerca e sviluppo contribuisce in modo determinante al progresso tecnologico dell’Italia”, ha concluso l’amministratore.

LaPresse/Belen Sivori
LaPresse/Belen Sivori

Exomars 2016 e’ composta da due elementi, entrambi realizzati da Thales Alenia Space: il Tgo (Trace gas orbiter) e il modulo di discesa (Edm Entry Descent Module) denominato Schiaparelli, in onore di Giovanni Virginio Schiaparelli, una delle piu’ grandi figure dell’astronomia italiana dell’800. Il satellite Tgo orbitera’ intorno a Marte a un’altezza di 400 chilometri per analizzare le particelle di gas presenti nell’atmosfera del pianeta. I gas potrebbero rivelare tracce di attivita’ biologiche o geologiche del passato del pianeta. Il modulo Edm una volta giunto sulla superficie di Marte diventera’ operativo per un breve periodo e verra’ utilizzato come dimostratore tecnologico per la missione 2018. A questa prima Missione ha contribuito anche la Divisone Sistemi Avionici e Spaziali di Finmeccanica con il sensore di assetto stellare Aa-Str e i generatori fotovoltaici rappresentati da pannelli solari di 17 metri, e Telespazio che ha sviluppato il Mission Control System, usato per monitorare e controllare il Tgo.

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