E’ proprio il caso di dirlo: la Pasqua finisce, ma le calorie restano. E non solo quelle che abbiamo già accumulato, ma anche quelle che ci aspettano, dato che i dolci, e la cioccolata in particolare, riempiono le nostre case e ci allettano come dei “diavoli tentatori”, pronti a farsi divorare e a farci mettere su “ciccia e brufoli”, poi difficilmente eliminabili. Per quanto riguarda il cioccolato, nello specifico, prima di ingurgitarne quantità industriali, magari comodamente seduti sul divano, è bene sapere che 100 grammi di prodotto contengono mediamente 33 grammi di grassi e forniscono un apporto di energia pari a 500 chilocalorie. Dunque, mangiamolo pure, ma tenendo bene in mente la parola d’ordine principale: consumarlo con moderazione. Ovviamente c’è differenza tra cioccolato al latte e cioccolato fondente, dato che per quest’ultimo il numero di calorie, di grassi e spesso anche di zucchero, diminuiscono nettamente.
Innanzitutto c’è da sapere che il cacao, in sé, non fa male e non ha poi così tante calorie. Ciò che lo rende “pericoloso” per la linea è lo zucchero. Dunque, quando si mangia cioccolata, bisogna sempre leggere l’etichetta, perché se le dicitura “zucchero” è al primo posto tra gli ingredienti, bisogna essere cauti e andarci molto piano con il consumo. Cioccolato al latte e fondente sono quelli che vanno per la maggiore, ma non dimentichiamo il cioccolato al latte, presente ormai in varie forme. Ma che cos’è precisamente? Il seme di cacao è costituito da due parti: una grassa, costituita da burro di cacao, e una magra, costituita dal cacao vero e proprio. Da questo seme si possono produrre 3 tipologie differenti di cioccolato. Quello bianco è composto da burro di cacao, latte in polvere e zucchero. Quello fondente da burro di cacao, cacao (in percentuale di almeno il 50%), zucchero e latte in polvere. Quello al latte è una via di mezzo tra i due, ma contiene comunque cacao. Quello bianco, dunque, è un cioccolato “per modo di dire”, dato che è privo della polvere di cacao.
Molti studi si sono concentrati sulla relazione tra la salute e il consumo di cioccolato. In particolare diverse ricerche in merito rivelano che il cacao sarebbe in grado di proteggere il sistema cardiovascolare. Questo grazie all’azione antiossidante dei flavonoidi contenuti nel cacao, gli stessi di cui sono ricchi, ad esempio, i frutti rossi. Studi recenti sottolineano anche il ruolo della teobromina, un alcaloide contenuto nella pianta del cacao ad azione vasodilatatrice e cardiostimolante. Ovviamente, se consumato in quantità moderate, dato che il consumo eccessivo può avere conseguenze anche sul piano della salute. Ciò che è certo è che la teobromina contenuta nel cioccolato è tossica per i cani, i cavalli e altri piccoli animali che sono incapaci di metabolizzarla. Se un animale mangia una grande quantità di cioccolato la teobromina può permanere nel suo sangue fino a 20 ore, provocandogli disturbi che possono andare dalle convulsioni all’attacco cardiaco.
Ma si tratta di casi estremi. Tornando invece al cioccolato che è avanzato dalla Pasqua, possiamo utilizzarlo in mille modi: per glassare dolci, semplici come ciambelle o pan di spagna; per decorare biscotti di pasta frolla; per fare ciambelle bicolore aggiungendolo all’impasto della nostra ricetta; o ancora spezzettandolo e utilizzandolo come se fossero delle gocce di cioccolato, per arricchire i nostri muffin o anche una semplice torta margherita. Insomma, in qualsiasi modo vogliate utilizzarlo il cioccolato vi darà sempre grandi soddisfazioni, purché siate parsimoniosi nel consumo e nello zucchero da dosare per le vostre ricette.