Gli italiani sembrerebbero essere più attivi nella ricerca di informazioni relative a problemi di salute, farmaci e terapie. Vi è da dire, però, che sono ancora poche le fonti autorevoli e certificate al riguardo. Questo è quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano diffusi proprio in occasione della presentazione della nuova rubrica di medicina narrativa del Canale salute e Benessere dell’Ansa in collaborazione con l’Associazione italiana di oncologia medica (AIOM). ‘‘I siti web maggiormente utilizzati – sottolinea il Politecnico – sono le enciclopedie online, come ad esempio Wikipedia, i portali specializzati dedicati alla medicina e alla salute, accanto ai sempre più diffusi blog e forum dove è possibile il confronto sia tra medici e pazienti sia tra gli stessi pazienti che si scambiano opinioni e consigli su come prevenire e curare una malattia”.
Molto spesso anche i social network vengono utilizzati, in primis Facebook con il vantaggio di poter contattare tutta la community online ed interagire in tempo reale. Tuttavia, ‘‘in Italia, la maggior parte dei cittadini preferisce non prendere decisioni sulla propria salute basandosi solo su informazioni trovate su internet e chiede un consulto al medico: questo accade soprattutto per gli over-55 – conclude Chiara Sgarbossa, direttore dell’Osservatorio – che dichiarano di non saper distinguere chiaramente le risorse e le fonti di valore da quelle di scarsa qualità”.