Inizia la storica avventura della missione ExoMars: la sonda ha iniziato il viaggio che fra sei mesi la porterà su Marte. A seguito del lancio avvenuto alle 10:31 ora italia di ieri, nella steppa del Kazakistan, dove si trova il cosmodromo di Baikonur, alle 22:29 di ieri il suo segnale è stato rilevato in Kenya, dalla base italiana di Malindi ed è stato quello il momento in cui si è avuta la certezza del successo: la sonda funziona perfettamente ed è sulla traiettoria corretta per raggiungere Marte. “L’Italia contribuisce in tanti modi a questa missione, anche attraverso il supporto di Terra per le misure di telemetria fatte dalla nostra base di Malindi. Il segnale permette di controllare le fasi finali prima di partire nel grande spazio profondo verso Marte,“, ha spiegato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston. Missioni come questa “si possono ottenere soltanto grazie alla collaborazione internazionale“.
Tutte le operazioni post-lancio si sono poi susseguite in modo nominale: otto minuti dopo il lift-off il vettore è entrato nell’orbita di parcheggio e alle 10:43 il direttore di volo ha confermato la separazione di primo, secondo e terzo stadio. Subito dopo sono cominciate le prime operazioni distabilizzazione, cui ha fatto seguito la prima della sequenza di quattro spinte (burn) programmata.
La sonda ha quindi continuato a continuerà quindi a passare da un’orbita all’altra, fino a quando è stata raggiunta la velocità di fuga dal campo gravitazionale terrestre. L’ultima separazione è avvenuta alle 21.15 in Italia mentre il segnale è stato acquisito alle 22:29: in quel momento è stata data la conferma definitiva della riuscita di tutte le operazioni, il viaggio di ExoMars 2016 è a tutti gli effetti incominciato. Anche in questo caso l’Italia ha avuto un ruolo di primo piano: ad acquisire il segnale del definitivo “tutto bene” è stata la base dell’ASI di Malindi in Kenya.
L’agenda della missione prevede sette mesi per raggiungere il pianeta rosso: l’arrivo nell’orbita marziana dovrebbe infatti avvenire il prossimo 19 ottobre. A quel punto cominceranno le operazioni per lo ‘sgancio’ del lander, il modulo EDM (Entry Descent and Landing Demonstrator Module, dedicato all’astronomo Schiaparelli che nacque esattamente il 14 marzo del 1835), mentre l’orbiter TGO (Trace Gas Orbiter) resterà su un’orbita circolare di circa 400 km.