Terremoti: forte scossa magnitudo 4.4 nel Basso Adriatico, i precedenti

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Pochi minuti fa, precisamente alle 15,09 (ora italiana), una forte scossa di magnitudo 4.4 della scala Richter è stata registrata nel Basso Adriatico. Secondo l’EMSC, l’epicentro esatto del sisma si sarebbe avuto poco al largo della costa dell’Albania, precisamente a 8 chilometri da Durres, dove la scossa è stata ampiamente risentita, e 39 chilometri dalla capitale, Tirana, da dove giungono tante segnalazioni da parte di persone allarmate dalle vibrazioni sismiche piuttosto intense. L’ipocentro del terremoto è stato localizzato, dai dati preliminari, a 2 chilometri di profondità e quindi per questo è stato percepito dalla popolazione locale come molto forte. Non si registrano, per il momento, danni a persona o a cose.

Durres Antica
Antico Anfiteatro di Durres

Durres è una delle città storicamente più colpite dell’Albania da eventi sismici e non solo. Infatti, essendo una città costiera, è stata spesso esposta anche a conseguenti tsunami provocati da terremoti avvenuti nel Medio-Basso Adriatico. Uno dei primi eventi di cui si ha memoria è molto antico e risale all’anno 346. Questo sisma di immane potenza, magnitudo stimata intorno a 6.8 gradi della scala Richter, sembra aver provocato un violento tsunami, che si sarebbe abbattuto con forza sulle coste dove oggi sorge la città di Durres (Durazzo).

Torre Medievale di Durres

Un secondo violento terremoto si sarebbe verificato nel Settembre del 1273, con magnitudo pari a 6.5 gradi della scala Richter e, anche in questo caso, con conseguente onda anomala locale. Non si hanno, dati alla mano, notizie su eventuali vittime, ma i danni furono molto estesi nelle città costiere dell’Albania, specialmente a Durres. L’anno precedente la città era stata conquistata dal governo francese guidato dagli Angiò.

Più recentemente, un sisma di magnitudo 5.8 della scala Richter si verificò nella medesima area alle 6,31 del 17 Dicembre 1924, senza provocare vittime, ma solo qualche ferito, tanta paura fra la popolazione e danni più o meno estesi. Quindi si può dire che il terremoto di oggi rientra certamente nella normale attività di quella che è una ben nota zona sismica.

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