Sono diversi gli sciami sismici in atto in Europa, alcuni più saltuari e sporadici, altri invece più persistenti e costanti. In ordine di tempo la prima sequenza sismica del 2016 si è attivata, al largo delle isole Jan Mayen, nel Mare del Nord, precisamente il 3 Gennaio e ha prodotto almeno 5 scosse comprese fra magnitudo 4.5 e 4.9 fino al 28 Febbraio. Questo non ha potuto essere osservato in alcun modo dalla popolazione, poiché avvenuto in mare. Altre sequenze, invece, sono state direttamente osservate dalla popolazione, specialmente in uno dei 2 sciami sismici più importanti.
Naturalmente la sequenza sismica più importante, ad oggi ancora la prima dell’anno per intensità di eventi e durata, è stata quella che si è attivata il 21 Gennaio 2016, con un evento sismico di magnitudo 5 ad est dello Stretto di Gibilterra. Il 25 Gennaio la scossa principale di magnitudo 6.4 ha causato danni rilevanti sulle coste di Marocco e Spagna, specialmente a Melilla e Al Hoceima, dove si sono avute grosse crepe negli edifici, rotture di vetri, spaccature nel terreno e crolli di calcinacci. Fortunatamente nessuna vittima per quest’evento. Le repliche non si fermano: l’ultima scossa superiore a magnitudo 5 si è avuta solo poche settimane fa, con magnitudo 5.2 il 14 Marzo 2016. Scosse superiori a magnitudo 3 si ripetono continuamente.
Il rischio è che in seguito alla potente scossa si possano essere riattivate faglie adiacenti, capaci di scatenare terremoti altrettanto violenti, magari sulla terra ferma.
Un altro sciame importante si è attivato qualche settimana fa, precisamente il 4 Marzo 2016, con una scossa di magnitudo 3.4, ad ovest di Creta. Pur essendo una sequenza sicuramente meno intensa rispetto a quella avvenuta dall’altra parte del Mediterraneo ha destato comunque preoccupazione e apprensione non solo fra la popolazione, ma anche nella comunità scientifica. La massima intensità si è raggiunta il 12 Marzo con una scossa pari a magnitudo 4.6 della scala Richter, distintamente avvertita in tutta la parte occidentale dell’Isola.
Sappiamo che proprio in quella stessa zona, nel 365, una violentissima scossa, probabilmente intorno all’Ottavo grado della scala Richter, ha provocato decine di migliaia di vittime, molte delle quali decedute in seguito al violentissimo tsunami che avrebbe colpito le coste non solo elleniche, ma anche africane, asiatiche e italiane, divenendo così il primo terremoto storico riconosciuto come “universale” per il coinvolgimento di tutti e tre continenti affacciati al Mar Mediterraneo.