Google ha pubblicato, attraverso il noto servizio Street View, delle fotografie a 360 gradi delle aree colpite dal terremoto e tsunami in Giappone nel marzo 2011, in cui è possibile vedere la situazione prima e dopo il disastro. La pubblicazione relativa ad 82 località colpite giunge pochi giorni prima del 5° anniversario dalla catastrofe dell’11 marzo 2011, che causò oltre 18.000 morti e dispersi, oltre che il peggiore disastro nucleare dall’incidente di Chernobyl (1986).
“Speriamo che le foto diano alle persone di tutto il mondo l’opportunità di paragonare le immagini passate e presenti delle aree colpite e che possano così riflettere sulla ripresa della regione“, ha detto Wakaba Ohkura di Google Giappone, all’emittente pubblica NHK.
Le foto mostrano, ad esempio, la città di Onaga nella prefettura di Miyagi, in cui sono in corso lavori per innalzare il livello del suolo come misura contro le onde anomale. Poi Namie, a pochi chilometri di distanza dalla centrale nucleare di Fukushima Daiichi: la città venne evacuata e l’accesso venne proibito dopo il disastro.
Gli scatti fanno parte di un progetto avviato dopo la tragedia nel 2011, per evitare che la memoria del disastro scompaia: denominato “Mirai e no kioku” (“Ricordi per il futuro”), venne lanciato dal colosso nel maggio 2011.