Tra folklore, tradizioni e gastronomia tipica è festa ad Amatrice, Fermignano e Ramacca

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Gli asini da una parte, le rane dall’altra; sono i protagonisti insoliti di due fra le corse più divertenti d’Italia, in programma domenica 3 aprile ad Amatrice (Rieti) e a Fermignano (Pesaro e Urbino). Per chi invece non riesce a resistere al richiamo di un buon piatto a base di carciofi, la cittadina catanese di Ramacca costituirà la meta ideale con ben 6 giorni dedicati al prelibato “violetto” locale.

Nel Lazio fervono i preparativi per lo spettacolare Palio dei Somari-Sindaci: domenica 3 aprile Amatrice – nota in tutto il mondo per la sua pasta condita con pomodoro, guanciale e pecorino – si vestirà a festa per questa corsa sfrenata e un po’ folle, nata tredici anni fa quasi per gioco, che ormai richiama migliaia di appassionati nel “Somarodromo”. Il ciuco, che in queste zone di montagna è stato da sempre sfruttato per la sua proverbiale capacità di trascinare sul dorso enormi carichi, diventerà il protagonista assoluto della giornata e sarà osannato dai suoi “compaesani” come fosse una star; ogni asino, infatti, correrà indossando una cravatta sulla quale è impresso il nome del sindaco della propria città. E se la corsa sarà preceduta dallo spettacolare corteo con oltre 500 figuranti in abiti d’epoca, la festa terminerà in tavola dove regneranno il prelibato Prosciutto IGP locale, la bruschetta con olio extravergine d’oliva di Casaprota e il polentone al sugo di pesce di Castel di Tora.

Spostandosi nelle Marche, tra rievocazioni storiche, giochi medievali, sbandieratori e cene nelle taverne, domenica 3 aprile Fermignano celebrerà la 52esima edizione del Palio della Rana. Un vero e proprio torneo storico che vede scendere in pista sette contrade e altrettante carriole lungo un percorso di gara di 170 metri; protagoniste della “Domenica in Albis” – quella del 3 aprile successiva alla Pasqua – sono proprio le rane, che per un giorno abbandoneranno il proprio habitat naturale per salire a bordo di una carriola e condurre alla vittoria la propria contrada. Nel ricco programma che prevede l’assedio alla Torre con spettacolari effetti speciali, il processo per Stregoneria a Donna Laura da Farneta, i mercatini dell’artigianato e le dimostrazioni di antichi mestieri, la cucina locale sarà grande protagonista ogni sera nelle taverne con tagliatelle al sugo di rane, coniglio in porchetta,    agnello in fricò e tante altre specialità di terra e di mare.

Dal primo al dolce, sarà invece il carciofo il grande protagonista a Ramacca, che per due fine settimana consecutivi – dall’1 al 3, e ancora dall’8 al 10 aprile – celebrerà uno dei prodotti di punta del proprio territorio. Il “violetto ramacchese” affonda le sue radici nella storia intrigante e millenaria della Sicilia; già quando l’isola era Trinacria questo prezioso frutto della natura – noto un tempo per le sue qualità afrodisiache, e ora per quelle organolettiche e terapeutiche – non poteva mancare sulle tavole più raffinate. E così per sei giorni si potranno gustare piatti dal sapore unico come i fusilli con ricotta e carciofi, i paccheri al forno con carciofi e scamorza affumicata, il risotto alla crema di carciofo e zucca gialla, la frittata con carciofi e verdure, le salsicce al cuore di carciofo e persino il dolce alla crema di carciofo, oltre a specialità dell’isola come le arance rosse di Sicilia, l’olio di oliva, i formaggi, il miele, il l vino e il famoso pane locale.

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