Ormai è una malattia curabile, ma nonostante ciò la tubercolosi uccide ogni giorno nel mondo circa 4.700 persone, e ogni anno fa registrare 9 milioni di nuovi casi in tutto il Pianeta. A ricordare questi numeri preoccupanti è l’Ospedale Niguarda di Milano, in occasione della Giornata mondiale di lotta alla tubercolosi che si ricorre oggi. “Anche se in Italia la malattia non è più endemica – spiegano gli esperti – colpisce ancora circa 5.000 persone l’anno, appartenenti soprattutto alle fasce più deboli della popolazione“. Villa Marelli di Niguarda è Centro di Riferimento Regionale per la Tubercolosi: “Nell’ultimo anno – spiegano i suoi responsabili – sono stati seguiti circa 300 casi di malattia attiva e 760 casi di infezione latente”. Importante ai fini della guarigione è la tempestività della diagnosi, “anche per quelle forme ‘sosia’ di malattia. Sono provocate da microrganismi simili a quello della tubercolosi: spesso richiedono lunghi percorsi di cura, mediamente 24 mesi, e sono in aumento: se prima si vedevano 10 casi l’anno, oggi il dato è arrivato a 50 e spesso si tratta di pazienti italiani“. Secondo l’OMS la mortalità per tubercolosi tra il 1990 e il 2014 è diminuita del 47%, insieme ad un aumento di efficacia di diagnosi e trattamenti che hanno permesso di salvare più di 40 milioni di persone tra il 2000 e il 2014. “Ma non è abbastanza – concludono gli esperti – nel 2015 la tubercolosi ha superato l’Hiv, aggiudicandosi il triste primato di killer-infettivo nel mondo, dove si contano ancora 9,6 milioni di casi e 1 milione e mezzo di vittime, soprattutto nelle aree più povere del pianeta“.