Tutto sulla missione ExoMars: alla ricerca della vita su Marte

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Il programma ExoMars, promosso dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea) in collaborazione con Roscosmos (l’agenzia spaziale russa) e con il forte contributo dell’Asi (Agenzia spaziale italiana), che ha anche sviluppato insieme all’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), lo strumento Inrri (Instrument for landing-roving laser retroreflector investigations), ha come principali obiettivi scientifici la ricerca di tracce di vita passata e presente su Marte, la caratterizzazione geochimica del pianeta, la conoscenza dell’ambiente e dei suoi aspetti geofisici e l’identificazione dei possibili rischi per future missioni umane. Il programma, spiega una nota, “e’ suddiviso in due missioni. Nella prima, protagonista e’ il modulo Tgo (Trace gas orbiter) che raggiungera’ l’orbita di Marte per indagare la presenza nell’atmosfera di gas che possano essere indizi di una vita attiva sul pianeta. Poco prima di raggiungere l’orbita, verra’ rilasciato il modulo Edm (Entry and descent demonstrator module), denominato Schiaparelli, contenente la stazione meteo ed altri strumenti”.

rover exo marsLa missione 2016 fornira’ anche un collegamento dati tra la Terra e un rover marziano che sara’ utilizzato nelle successive missioni. Nella seconda missione (2018) l’obiettivo e’ portare su Marte un veicolo in grado di muoversi sulla superficie del pianeta e di penetrarne ed analizzarne il suolo. Il veicolo spaziale sara’ costituito da un Carrier Module (modulo di trasporto) e da un Descent Module (modulo di discesa), sulla cui piattaforma di atterraggio sara’ alloggiato il Rover, capace di prelevare campioni di terreno a una profondita’ di due metri a di analizzarne le proprieta’ chimiche, fisiche e biologiche”. Nel programma ExoMars il gruppo Finmeccanica, direttamente e indirettamnte, ha un ruolo di primo piano. L’Esa ha assegnato a Thales Alenia Space Italia (joint venture partecipata al 33% da Finmeccanica e al 67% da Thales) la leadership di entrambe le missioni oltre alla responsabilita’ complessiva di tutti gli elementi. Per ExoMars 2016, Thales Alenia Space ha realizzato presso il proprio stabilimento di Torino il modulo Edm. Il modulo orbitante Tgo e’ invece stato realizzato presso lo stabilimento di Cannes. Per quanto riguarda la missione 2018, Thales Alenia Space Italia si occupera’ dello sviluppo del sistema di navigazione e guida del Carrier Module e del Descent Module e del progetto del sistema Rover, compresa la realizzazione del laboratorio analitico”.

Finmeccanica, prosegue la nota, ” contribuisce inoltre ad ExoMars 2016 con la fornitura dei generatori fotovoltaici, di due unita’ (Pc, Power Control Unit, e Pcdu, Power Control and Distribution Unit) per la trasformazione e la distribuzione della potenza elettrica agli utilizzatori del satellite, e di due schede di distribuzione della potenza elettrica per l’unita’ Ctpu (Central Terminal and Power Unit) montata sul modulo Edm, sviluppati nel sito di Nerviano. Nel sito di Campi Bisenzio Finmeccanica ha invece realizzato per ExoMars 2016 i sensori di assetto stellari (Aa-Str), che consentiranno al Trace Gas Orbiter di orientarsi nello spazio, guidando la sonda fino a Marte, e il cuore optronico dello strumento di osservazione Cassis. Parlando della missione 2018, oltre ai pannelli fotovoltaici per l’alimentazione del veicolo spaziale e del Rover, Finmeccanica realizza a Nerviano con il finanziamento di Asi (Agenzia Spaziale Italiana) la speciale trivella con cui per la prima volta l’umanita’ scavera’ nel sottosuolo di Marte a una profondita’ che potrebbe conservare tracce di vita passata o presente. All’interno della trivella viene alloggiato lo spettrometro Ma Miss (Mars Multispectral Imager for Subsurface Studies) per l’analisi dell’evoluzione geologica e biologica del sottosuolo marziano, anch’esso realizzato da Finmeccanica, nel sito di Campi Bisenzio”. Telespazio (joint venture partecipata al 67% da Finmeccanica e al 33% da Thales), infine, e’ responsabile dello sviluppo di alcuni sistemi chiave del segmento di terra della missione, tra cui il Mission Control System, che sara’ usato per monitorare e controllare il Tgo nel 2016, e il simulatore operativo che supportera’ la sperimentazione delle infrastrutture ExoMars a terra, compresi i sistemi di controllo della missione e del volo. Le attivita’ saranno svolte a Darmstadt, in Germania. Per la missione 2018, Telespazio ha la responsabilita’ della progettazione, sviluppo e manutenzione della Rocc Ground Communication Infrastructure (Rgci), l’infrastruttura che fornisce al centro operativo di controllo del Rover le comunicazioni necessarie per condurre le operazioni del Rover stesso, in particolare per l’invio di comandi e la ricezione dei dati di telemetria. Le attivita’ si svolgeranno in una prima fase a Roma per poi spostarsi a Torino e a Darmstadt.

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