Il programma ExoMars, promosso dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea) in collaborazione con Roscosmos (l’agenzia spaziale russa) e con il forte contributo dell’Asi (Agenzia spaziale italiana), che ha anche sviluppato insieme all’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), lo strumento Inrri (Instrument for landing-roving laser retroreflector investigations), ha come principali obiettivi scientifici la ricerca di tracce di vita passata e presente su Marte, la caratterizzazione geochimica del pianeta, la conoscenza dell’ambiente e dei suoi aspetti geofisici e l’identificazione dei possibili rischi per future missioni umane. Il programma, spiega una nota, “e’ suddiviso in due missioni. Nella prima, protagonista e’ il modulo Tgo (Trace gas orbiter) che raggiungera’ l’orbita di Marte per indagare la presenza nell’atmosfera di gas che possano essere indizi di una vita attiva sul pianeta. Poco prima di raggiungere l’orbita, verra’ rilasciato il modulo Edm (Entry and descent demonstrator module), denominato Schiaparelli, contenente la stazione meteo ed altri strumenti”.
Tutto sulla missione ExoMars: alla ricerca della vita su Marte
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