AIDAA: perché votare “sì” al referendum sulle trivelle

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Lorenzo Croce presidente nazionale dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, in una breve intervista spiega perché domenica 17 aprile è fondamentale innanzitutto recarsi a votare per il referendum sulle trivelle ma sopratutto perché votare “sì” per mettere un limite temporale alle concessioni per la trivellazione dei mari italiani per l’estrazione di gas e petrolio.
Perché votare e votare si?
Votare innanzitutto perché è un dovere-diritto di noi cittadini e votare sì per abolire la normativa con la quale il governo ha dato alle aziende petrolifere che hanno le concessioni di trivellare i nostri mari il permesso di estrarre petrolio o gas fino all’esaurimento del giacimento e con addirittura la possibilità di decidere liberamente quando e quanto estrarre anche senza pagare il canone di concessione. Noi crediamo invece che tutte le concessioni debbano avere un termine specifico e aggiungo che non se ne debbano dare delle nuove.”
Cosa intende per elusione del canone?
Estraendo sotto la quota minima di franchigia gli oneri si pagano solo dopo un numero specifico di barili estratti mentre per i primi non si paga nulla. Senza il limite di concessione si lascia alle aziende la possibilità di estrarre rimanendo sotto la soglia di franchigia e quindi di non dover pagare gli oneri.”
E’ veramente tanto il gas ed il petrolio che si lascerebbero sotto il mare in caso di limitazione dei tempi di trivellazione?
Estraendo tutto il gas presente questo coprirebbe complessivamente il 2% del fabbisogno nazionale, per il petrolio siamo a meno dell’1%. E’ chiaro che il rischio di danno ambientale è ben maggiore del beneficio e non è vero che estraendo di riduce l’importazione, in teoria infatti le aziende possono vendere gas e petrolio dove meglio credono.”
Quelli che dicono di votare no o astenersi parlano di migliaia di posti di lavoro a rischio?
E dove? Sulle piattaforme ad oggi lavorano settanta persone e altre centinaia nell’indotto personale facilmente ricollocabile per numero e qualifica professionale.
E se si tiene conto anche del turismo i posti salgono?
“Scherziamo? A Ravenna fanno la sagra con le cozze da piattaforma lei le mangerebbe?
Quindi che cosa fare domenica?
Andare a votare e votare si, per obbligare il governo a dare una linea nuova sulle politiche energetiche puntando nell’arco di un ventennio alle energie rinnovabili per almeno il 50% del fabbisogno nazionale.

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