“Dallo spazio si vedono i fuochi in Amazzonia per la distruzione della foresta mentre è possibile notare la deforestazione in atto in Madagascar. Per tutti gli astronauti una delle missioni più affascinanti è sull’Italia. Tutti restano colpiti dal fascino dell’Italia ma uno dei fenomeni ben visibile è il vedere da quella distanza, 400 km , come le grandi costruzioni , in Italia abbiano addirittura deviato le correnti marine. Questo è un dettaglio ben visibile”. Lo ha dichiarato l’astronauta italiano, Luca Parmitano, intervenuto con una videointervista dagli Stati Uniti, alla convention sui cambiamenti climatici voluta ed organizzata dall’Ordine dei Geologi della Campania e svoltasi oggi a Minori, in Costiera Amalfitana. “Dal 28 al 30 Aprile, Napoli – ha annunciato Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi – ospiterà su questi ed altri temi il Primo Congresso Nazionale di tutti i Geologi Italiani con il Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti”. I cambiamenti mettono a rischio principalmente le città costiere.
Il dato è allarmante. “In Italia per l’intero comparto universitario della ricerca – ha affermato Vincenzo Morra del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università Federico II – si investono appena 92 MLN di euro. Il paragone con i Paesi stranieri è persino inutile farlo”.
La stampa di tutto il mondo, c’erano anche Stati Uniti, Canada, Russia, Cile ma molta anche la stampa europea, ha visitato in notturna i presepi di Minori, la fabbrica del limoncello, gustando i prodotti tipici della città in vicoli e borghi pittoreschi di straordinario fascino e bellezza. I giornalisti hanno ascoltato, visto e ripreso i canti del Venerdì Santo.
La Villa Romana a Minori
“A rischio i mosaici dell’impianto termale della Villa di Minori risalente all’epoca dell’Antica Roma . La villa è del Primo Secolo d.C. aperta verso il mare – ha proseguito Sessa – si trova in una situazione ambientale felicissima con l’area termale, gli affreschi, mosaici e statue. Purtroppo questa Villa fu sepolta in seguito all’alluvione del 1954 per poi ritornare alla luce ma come vedremo rischia di rimanere vittima del dissesto idrogeologico. Ci sono l’Antiquarium con importanti reperti archeologici ritrovati nel sito, il Triclinio Ninfeo, la Sala del Teatro, le Sale di rappresentanza, il Porticus Triplex, l’impianto termale con mosaici davvero belli, la Sala della Musica”.
“In Campania ad esempio ben l’87 per cento dei comuni è a rischio idrogeologico .Questi numeri purtroppo dimostrano la fragilità di un territorio – ha dichiarato Francesco Russo, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania – che continuamente è sottoposto ad eventi di dissesto. La prevenzione per questi rischi, malgrado le continue esternazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni e dei geologi, che da sempre rivendicano la loro esperienza in un campo fondamentale per la pianificazione territoriale, vede ancora fermi i fondi stanziati per il dissesto idrogeologico”.