L’afflusso di aria sempre più calda sopra mari ancora piuttosto freddi, come lo Ionio o il Canale di Sicilia, sta favorendo lo sviluppo di diversi banchi di “nebbia d’avvezione”. In mattinata banchi di nebbia, anche piuttosto fitti, hanno interessato le coste del cosentino ionico, dove era presente in mare un esteso tappeto di strati e stratocumuli che dal Golfo di Taranto si muoveva verso la fascia costiera. Ma altri banchi di nebbia, meno estesi, in queste ore si stanno sviluppando sulle coste dell’alto catanese e basso messinese ionico, davanti Taormina, grazie anche alla presenza di acque superficiali particolarmente fredde per il noto fenomeno dell’”upwelling” che si produce lungo l’imboccatura sud dello Stretto di Messina. Nel corso del pomeriggio e delle ore serali questi banchi di nebbia potrebbero ulteriormente intensificarsi, spingendosi verso lo Stretto di Messina e producendo drastiche riduzioni della visibilità orizzontale, molto pericolose per il traffico marittimo.