Campeggio sì, ma in chiesa: è il “champing” la nuova frontiera del turismo

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Si chiama champing ed è la fusione dei termini “church” e “camping”. Si tratta dell’iniziativa lanciata nel 2015 e riproposta per il 2016 dal Church Conservation Trust (CCT), l’ente nazionale inglese che si occupa della manutenzione di storiche chiese inglesi a rischio. Ha restaurato, nel corso degli anni, circa 345 chiese e, dallo scorso anno, ne ha messe a disposizione alcune per i visitatori curiosi di provare un’esperienza unica nel suo genere. Un modo bizzarro di raccogliere fondi che ha catturato l’attenzione di stampa e turisti che, con sacco a pelo al seguito, possono trascorrere dei giorni rilassanti in edifici ricchi di storia ed immersi in zone suggestive dell’Inghilterra rurale.

ChampingAl momento, sono dieci le chiese in cui è possibile soggiornare: tra queste, quella di All Saints a Stourmouth, nel Kent. Un oasi immersa nel verde, non troppo lontana però dalla civiltà, grazie alla vicina Canterbury. Tra le attività da provare, la più allettante è certamente il corso di canoa sul fiume Stour. Ma c’è anche l’imponente chiesa di St. Michael the Archangel nel piccolo villaggio di Booton che promette di offrire un soggiorno all’insegna dell’avventura e e dello sport, a due passi dalla Marriot’s Way, che permette di fare chilometriche passeggiate ed entusiasmanti gite in bicicletta. Non è necessario essere cristiani e nemmeno condividere la chiesa con estranei, gli ospiti diventeranno infatti gli esclusivi proprietari dell’edificio per i giorni in cui vi soggiorneranno.

Il prezzo (fisso) è di 55 Sterline a notte per gli adulti e di 20 Sterline per i ragazzi sotto i 15 anni. La colazione è inclusa e sono ammessi fino a due cani, purché mansueti. Un’opportunità da non perdere per il vostro prossimo viaggio in Inghilterra!

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