Si chiama champing ed è la fusione dei termini “church” e “camping”. Si tratta dell’iniziativa lanciata nel 2015 e riproposta per il 2016 dal Church Conservation Trust (CCT), l’ente nazionale inglese che si occupa della manutenzione di storiche chiese inglesi a rischio. Ha restaurato, nel corso degli anni, circa 345 chiese e, dallo scorso anno, ne ha messe a disposizione alcune per i visitatori curiosi di provare un’esperienza unica nel suo genere. Un modo bizzarro di raccogliere fondi che ha catturato l’attenzione di stampa e turisti che, con sacco a pelo al seguito, possono trascorrere dei giorni rilassanti in edifici ricchi di storia ed immersi in zone suggestive dell’Inghilterra rurale.
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Campeggio sì, ma in chiesa: è il “champing” la nuova frontiera del turismo
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