Cervello: così le sue capacità cognitive variano in base alla stagione

MeteoWeb

E’ arrivata la Primavera e sembra proprio che il nostro corpo risponda alle stagioni in maniera diversa. Infatti, il cervello è più propenso ad attivare attività cerebrali fondamentali in particolari periodi dell’anno. Lo svela uno studio dell’Università di Liegi, in Belgio, che è stato pubblicato sulle pagine dei Proceedings of the National Academy of Sciences. I ricercatori hanno sottoposto alla ricerca 28 ragazzi: 14 femmine e 14 maschi. Ad ognuno di loro è stato chiesto di trascorrere diversi giorni all’interno di speciali laboratori, pensati proprio per isolarli dal mondo esterno in modo da non fornire nessuna indicazione che potesse far comprendere loro in quale tipo di stagione ci trovassimo.

Al termine di questo periodo, i ricercatori hanno messo alla prova le capacità cognitive dei partecipanti sottoponendoli all’esperimento in periodi diversi dell’anno. Utilizzando la risonanza magnetica funzionale è stato possibile scoprire che, per l’attenzione il periodo di massime prestazione è il solstizio d’estate; mentre raggiunge il minimo in inverno. Per la memoria il periodo migliore è l’autunno ed il peggiore è la primavera. Probabilmente, questo potrebbe essere spiegato dal fatto che i nostri antenati scandivano il ritmo delle stazioni in base ad attività fondamentali per la loro vita, come: la raccolta del cibo. “Potremmo essere programmati per avere una minore attività cerebrale durante l’inverno, che spiegherebbe i cambiamenti osservati nello studio”, spiega Gilles Vandewalle, ricercatore dell’Università di Liegi che ha coordinato lo studio. “Nelle società moderne però“, sottolinea il ricercatore, “siamo attivi in maniera simile lungo tutto l’arco dell’anno”.

Condividi