Montare qualcosa al contrario è successo a tutti e spesso si risolve con un facile rimedio. Non può dire la stessa cosa l’impresa di ingegneria che ha progettato e costruito il primo ponte mobile del Cile, nella località di Valdivia. Trenta milioni di dollari per costruire un ponte mobile sul fiume Cau Cau, che permettesse di collevare Valdivia all’isola Teja, sono stati in parte buttati per un errore di posizionamento di una delle due placche del ponte, che aprendosi permetterà ai mercantili di continuare ad attraversare il fiume.
Una impresa spagnola, la Azvi, ha progettato male la messa in posa di una delle due placche, montandola al contrario. Il risultato è stato che le corsie stradali non coincidessero, e che la pista per biciclette si interrompesse a metà ponte proprio di fronte alla corsia delle vetture.
Un problema di facile soluzione se non fosse che anche l’inclinazione del ponte è risultata sbagliata. Solitamente le due placche sono montate in modo tale che l’acqua di pioggia viene indirizzata verso l’esterno. In questo caso succede l’inverso. Al centro del ponte quindi, si viene a creare un poco comodo scalone, che impedisce una normale circolazione. L’errore è adesso sulla bocca di tutti nel centro di Valdivia, ed è diventato notizia internazionale dopo un servizio televisivo della CNN cilena.
La costruzione del ponte è iniziata cinque anni fa, e si può immaginare che i tempi per la conclusione dell’opera saranno lunghi. L’impresa dovrà sborsare altri 15 milioni di dollari per riparare l’errore. Un errore di montaggio di non facile soluzione.