Clima: domani all’Onu la firma dell’accordo di Parigi

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Sono trascorsi quattro mesi dopo lo storico accordo sul clima raggiunto alla Cop21 di Parigi, e domani i rappresentanti di 160 Paesi si ritroveranno al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite per apporre la firma a quel documento e dare inizio alla fase operativa, che porterà l’economia mondiale a voltare le spalle alle energie fossili per tentare di arrestare il riscaldamento climatico. Se da un lato la cerimonia della firma ha quindi una funzione simbolica molto forte, questa sarà anche l’occasione per consolidare e avviare la dinamica dell’accordo di Parigi.

“La nostra generazione – ha ricordato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon – è la prima che può mettere fine alla povertà nel mondo, ma è anche l’ultima che può agire per evitare cambiamenti climatici catastrofici. Più anidride carbonica nell’atmosfera equivale a più povertà. Non possiamo assicurare uno sviluppo sostenibile senza lottare contro i cambiamenti climatici; e non possiamo lottare contro i cambiamenti climatici senza affrontare le cause profonde della povertà, delle ineguaglianze e dei modelli di sviluppo non sostenibili”, ha dichiarato Christiana Figueres, segretario esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC).

La concretizzazione dell’Accordo di Parigi sul clima impone delle tappe di decarbonizzazione mai visti prima. I 15 anni che mancano al 2030 dovranno produrre dei risultati senza precedenti in termini di benessere mondiale ed eradicazione della povertà e questo sarà possibile solo con una trasformazione massiccia verso le energie pulite.

La crescita – ha spiegato Figueres – può e deve essere dissociata dal consumo di combustibili fossili e dalle sue conseguenze. L’unica via plausibile dopo Parigi è indirizzare l’ingegno umano, l’innovazione e la tecnologia verso una crescita e uno sviluppo sostenibile a bassa produzione dei anidride carbonica“.

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