Controcorrente: “musica” dissonante apprezzata da sciachimisti e cospirazionisti

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Dal giorno della mia nascita i miei genitori mi hanno insegnato a non alzare la voce, perchè chi grida ha sempre torto, a discutere con serenità e senza vacillare se le mie idee non sono condivise… Mi hanno anche insegnato che è buona educazione dare una risposta sempre: a chi ti parla di persona, a chi ti scrive, a chi ti contatta in altro modo. E a scusarti se hai mancato o tardato nella risposta. E’ lecito, infatti, che qualcuno possa porci una domanda su alcune questioni , così come ad una domanda è giusto far seguire una risposta.

Da qualche tempo esiste una web-radio che, oltre a della buona musica, trasmette una rubrica (Controcorrente) condotta dalla signora Francesca Romana Cristicini e dal signor Simone Fanelli, autentici ‘megafoni multimediali’ di una “meravigliosa crew di ribelli”. Mi riferisco a Radio Godot, il cui editore è Enzo Cagnetti conosciuto come Lo Sciamano. Il leitmotiv della rubrica, per dirla alla romana, consiste nel solito ‘pippone’….. Sì, avete capito perfettamente: scie chimiche, falsi attentati, signoraggio, ecc.ecc.
Nessuna polemica, per carità. Ognuno di noi, è vero, ha diritto a manifestare il proprio pensiero……. così come ci garantisce, fortunatamente, l’articolo 21 della Costituzione. Altrettanto vero, però, è che Controcorrente appare sostanzialmente come un monologo cospirazionista senza che possa esservi la minima possibilità di contraddittorio che nel mondo scientifico, a mio modesto parere, ha un peso non indifferente.

Giorni fa, sul profilo pubblico della conduttrice, mi sono permesso di far notare proprio codesta mancanza… Ad oggi, purtroppo, qualunque forma di riscontro mi è stata negata. Evidentemente l’educazione di alcuni ‘signori’ è diversa dalla mia. Sinceramente non so se devo compiacermene.
Eppure da alcune composizioni (facilmente consultabili sul web) della signora Francesca Romana Cristicini traspare un forte senso di giustizia, una decisa repulsione verso la schiavitù, un’ode alla ribellione: “Multinazionali potenti, case farmaceutiche senza scrupoli, industrie alimentari marce, lobby, banche e massonerie ci tengono in pugno…. Dal cielo piove alluminio e bario…. Falsi attentati e vere morti infiammano gli animi mettendo fratello contro fratello, perché il divide et impera funzioni e mantenga intatto il potere di pochi….”.
Peccato che queste perle di saggezza profumino tanto di moralismo. Lo stesso moralismo visto come una piaga sociale in un interessantissimo articolo comparso su odysseo.it: “ …dietro l’alibi di principi supremi nei confronti dei quali è difficile dissentire, si nasconde una spa­smodica ricerca di autoaffermazione: a ridosso di una presunta giustizia da rispettare e un ordine etico da tutelare c’è un’empia eliminazione degli avversari perché competenti …ma che si oppongono al proprio sogno. Forse l’attenzione esage­rata alla “verità”, intesa non come ricerca, ma come buona reputazione da costruirsi rapidamente e da tutelare, ha accentuato certe forme autoritarie di manifestazioni: una specie di falso rispetto, di modi complessi di comunicare, di forme non autentiche di relazionarsi con le persone… ”.

Perché, cara signora Francesca Romana Cristicini e caro signor Simone Fanelli, prima di predicare costantemente senza approfondire scientificamente gli argomenti trattati o scambiare un falso mito come quello delle scie chimiche per una verità insindacabile, non provate a spiegarci come mai diversi ex clienti sono ancora in attesa di una vostra cordiale risposta?

Il saggista francese Dominique Venner diceva che “ si può essere intellettualmente indipendenti, ai margini del gregge, senza per questo essere un ribelle. Essere ribelli non è collezionare libri empi, sognare fantasmagorici complotti o la resistenza partigiana nelle Cevenne. Significa essere norma per se stessi…. ”.

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