Un violento terremoto ha colpito l’Ecuador nella notte, alle 02:58 italiane (le 18.58 locali): la scossa è stata di magnitudo 7.8 con epicentro a Manabí (nel nord/est del Paese). La scossa è stata avvertita in gran parte dell’America Latina e secondo i primi aggiornamenti, ha provocato molte vittime in Ecuador. Il vice Presidente della Repubblica Jorge Glas, con costanti aggiornamenti su facebook, ha parlato di 41 vittime accertate, ma il bilancio è destinato ad aggravarsi drammaticamente. Glas ha escluso un’allerta tsunami, chiedendo però alla popolazioni di alcuni punti della costa di evacuare preventivamente di fronte a possibili mareggiate: “Vi chiediamo prudenza e di mantenere la calma”, ha aggiunto, sottolineando che “le forze della sicurezza sono mobilitate“.
Ancora non è stato reso noto d’altra parte un bilancio sul numero dei feriti, mentre ci sono stati “danni strutturali”, precisano fonti locali. La scossa ha colpito diverse regioni del paese ed è stato avvertito anche in alcune località della Colombia. In alcune aree ci sono problemi nelle comunicazioni e nella fornitura dell’energia elettrica. Le autorità dell’aviazione hanno d’altra parte chiuso l’aeroporto di Manta “a causa dei seri danni nella torre di controllo”.
Il presidente dell’Ecuador Rafael Correa sta seguendo il terremoto che ha poco fa scosso il suo Paese dal Vaticano, dove venerdì ha preso parte ad una conferenza della Pontificia Accademia delle Scienze sociali sull’enciclica “Centesimus Annus” di Giovanni Paolo II. Lo rendono noto i media di Quito. “Forza paese! Abbiamo avuto un forte terremoto“, ha sottolineato Correa in uno dei tweet inviati dopo aver saputo della scossa. “Le autorità sono nei posti di controllo, valutando i danni e intervenendo. Sto seguendo la situazione“, ha sottolineato un altro messaggio del presidente, precisando che rientrerà a Quito quanto prima.
Appena due giorni fa, un terremoto di magnitudo 7.0 aveva colpito in modo molto pesante il Giappone provocando decine di vittime. La “Cintura del Fuoco” è particolarmente attiva in questi giorni, e le autorità locali hanno annunciato sia in Giappone che in Ecuador la possibilità di nuove forti scosse.