Farmaci: l’anticorpo monoclonale è un arma letale contro il colesterolo cattivo

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Un’arma efficace, sicura e facilmente utilizzabile, perché non prevede una somministrazione quotidiana, contro il colesterolo cattivo. Sono stati pubblicati su ‘Jama’ i nuovi dati di efficacia e tollerabilità di Repatha* (Amgen) in pazienti intolleranti alle statine. I risultati dello studio di Fase III GAUSS-3 dimostrano che l’anticorpo monoclonale (evolocumab) induce una riduzione dei livelli di colesterolo Ldl “significativamente superiore rispetto a ezetimibe, dopo 24 settimane, in pazienti con un’intolleranza alle statine legata a effetti collaterali di tipo muscolare“. I dati sono stati presentati all’American College of Cardiology di Chicago.

Si tratta di uno studio di grande importanza: evolocumab è stato in grado di ridurre in maniera determinante la colesterolemia Ldl di valori che superano il 50% in una popolazione di pazienti con un profilo di rischio cardiovascolare particolarmente rilevante che non potevano essere sottoposti ai trattamenti convenzionali con statine per intolleranza a questa categoria di farmaci – ha sottolineano Furio Colivicchi, direttore Uoc di Cardiologia, ACO San Filippo Neri di Roma – Un risultato che apre uno spiraglio importante per la terapia di pazienti che, in assenza di questi trattamenti, hanno purtroppo un destino segnato di sviluppare una grave forma di malattia cardiovascolare. Finalmente abbiamo a disposizione un’arma efficace, sicura e facilmente utilizzabile poiché non prevede una somministrazione quotidiana“.

I pazienti che presentano un profilo di rischio cardiovascolare alto e molto alto sono sicuramente quelli più indicati per questo tipo di trattamento – ricorda Alberico L. Catapano, presidente European Atheroscerosis Society – Vedo un grande bisogno medico non soddisfatto principalmente in tre aree: nei soggetti a elevato rischio cardiovascolare per i quali l’obiettivo terapeutico non viene raggiunto, nei pazienti con ipercolesterolemia familiare nei quali il raggiungimento di livelli di Ldl ottimali è molto complesso e infine in soggetti con intolleranza grave alle statine“.

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