Frana Apuane – Intervento anche delle unità cinofile dei vigili del fuoco per cercare tra le rocce i due cavatori dispersi nelle cave di Carrara dopo il crollo di un costone di montagna che li ha seppelliti. I vigili sono sul posto con 50 uomini provenienti da vari comandi della Toscana, con una colonna mobile con gruppi elettrogeni e torri faro. I vigili informano che sono in corso operazioni di consolidamento dell’area interessata dallo smottamento per permettere di operare in sicurezza nella ricerca dei due dispersi.
Secondo una prima ricostruzione della tragedia avvenuta oggi nella cava di marmo a Carrara, sembra che tre cavatori si trovassero sulla sommità del monte per controllare il taglio di una parete di marmo: ad un certo punto il monte si è sbriciolato e i tre cavatori si sono visti franare la terra sotto i piedi. Uno di loro, che aveva un’imbracatura, è rimasto sospeso nel vuoto ed è stato salvato dall’elicottero del 118 mentre gli altri due che non erano legati e che pare stessero rimuovendo la macchina tagliatrice dai binari sono precipitati nel vuoto per una trentina di metri. I due cavatori sono stati sepolti da lastroni di marmo e altri detriti. Le ricerche proseguiranno per tutta la notte. Il cavatore che aveva l’imbracatura stava probabilmente rimuovendo i detriti dal tetto della cava, un lavoro svolto dai cosiddetti “tecchiaioli”. Il cavatore salvato, 48 anni, è ricoverato con una prognosi di 30 giorni. I due colleghi, che al momento risultano dispersi, hanno rispettivamente 55 e 46 anni. Stando ad una successiva ricostruzione, i due uomini sarebbero stati sepolti dalla frana mentre stavano lavorando sotto la cima della cava dove si stava mettendo in sicurezza la parete del taglio del marmo. Il direttore della cava per lo choc sarebbe stato colto da un infarto ed è anch’egli ricoverato in ospedale.