“Nella Giornata della Terra, caratterizzata dalle consuete dichiarazioni di buoni principi, nel farle comunque nostre poniamo, però, una domanda molto concreta: che fine ha fatto il disegno di legge contro l’indiscriminato consumo di suolo, proposto da Mario Catania, Ministro all’Agricoltura dell’allora governo Monti? L’impressione è che sia arenato nelle secche delle lobby parlamentari…”
Nel giorno, in cui, anche in Italia, si celebra l’Earth Day, la provocatoria osservazione è di Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), che prosegue:
“Nonostante le tante e positive affermazioni di principio, in Italia si continuano a cementificare mediamente 6 metri quadrati al secondo, cioè circa 55 ettari al giorno, pari a 79 campi da calcio; in un anno si “consumano” 200 chilometri quadrati di superficie, cioè più dell’area di Milano ed il doppio di quella di Firenze dopo che è già stata urbanizzata una superficie superiore al 10% del territorio nazionale. Salvaguardare il territorio dalla speculazione edilizia non è solo un obbiettivo ambientale, ma vuol dire tutelare il fattore economico centrale del nuovo modello di sviluppo, cui l’Italia deve indirizzarsi. E’ questo uno dei temi centrali alla vigilia della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, in calendario in tutta Italia dal 23 al 30 Aprile.”