Gli stabilimenti balneari anticipano la loro apertura: in Sicilia si prospetta una stagione rosea

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Il conto alla rovescia è già iniziato. Per l’apertura della stagione balneare, che un decreto regionale siciliano fissa al primo maggio per la bella regione, mancano due settimane, ma il prossimo week-end potrebbe già essere in ghiotto anticipo.

Grazie alle temperature in aumento che rasentano quelle estive e alla paura di probabili attentati che bloccano i viaggi oltre confine, il ponte del 25 aprile promette di essere la prova generale di un’anticipazione dell’estate, e i titolari di lidi attrezzati e stabilimenti balneari sperano che tutto si svolga per il meglio , confidando nella grande affluenza di presenze.

“Le previsioni per la prossima stagione sono rosee – dice all’AdnKronos Ignazio Ragusa, presidente regionale del Sib, il sindacato italiano balneari di Fipe Confcommercio -. Il clima sempre più tropicale con temperature elevate spinge a fruire delle zone di mare per periodi più lunghi”.

E per attrarre un’utenza sempre più ampia ecco le formule anti-crisi. Così, ad esempio, a Mondello, borgata marinara di Palermo, tornano anche quest’anno le spiagge low cost ‘Hello Beach’ e ‘Costa Picca’ con un ingresso dal costo di circa 4 euro.

Una scommessa vinta che la Mondello Italo Belga ha deciso di bissare. “Da un capo all’altro dell’Isola – dice ancora Ragusa – è possibile trovare offerte per tutte le tasche. Il costo di un abbonamento per un’intera stagione (3-4 mesi, ndr) può variare dai 400 euro per un ombrellone e due lettini ai 1.800 euro per cabine da sette posti”.

Con una spesa media a persona che oscilla tra i 150 e i 300 euro. Attenzione al portafogli, ma non solo. Così, ad esempio, la Mondello Italo Belga, con i suoi 36mila metri quadrati di concessione a Palermo e quasi 3 milioni di incasso nel 2015 per le attività legate alla balneazione, punta quest’anno a nuovi servizi.

La parola d’ordine da seguire è sostenibilità, che significa attenzione verso l’ambiente, con la pulizia della spiaggia e dei fondali, ma anche con la creazione di un’area non fumatori ampliata e uno spazio a disposizione delle neo mamme con fasciatoio, scalda biberon-pappe e un luogo riservato per allattare.

L’anno precedente i turisti provenienti dagli alberghi nel periodo estivo sono stati 1120 e 1818 i croceristi. Senz’altro numeri destinati a crescere.

Dopo cinque anni di segno meno e dopo un primo segnale positivo registrato lo scorso anno – dice Ragusa -, la speranza è che l’inversione di tendenza registrata nella passata stagione si confermi e consolidi”.

A fare la parte del leone ci sono le aree a maggiore vocazione turistica. “Taormina e le isole Eolie restano le mete più gettonate – spiega Ragusa, conosciute e apprezzate in tutto il mondo e meta di un turismo sia italiano che straniero, che arriva dai Paesi arabi, ma anche dall’America, dall’Australia, della Russia e della Germania”.

I Visitatori che villeggiano dai tre ai sette giorni prediligono, più che gli stabilimenti balneari, legati ancora a un turismo locale, le spiagge attrezzate.

Per provare a destagionalizzare i flussi turistici e aiutare i titolari di stabilimenti e lidi la Regione siciliana nei giorni scorsi ha dato il via libera alla norma che prevede la possibilità per le attività che sorgono sul demanio marittimo di restare aperte tutto l’anno.

Un‘opportunità per gli oltre 9mila tra lidi, bar, ristoranti che animano le spiagge della Sicilia. Basterà ottenere i pareri di Comuni, Soprintentenze e Genio civile e presentare la domanda all’assessorato al Territorio e ambiente per ottenere una concessione valida fino al 2020. “Siamo pronti ad allungare le stagioni – dice Ragusa -, ma devono esserci delle presenze che giustifichino l’apertura prolungata delle strutture per tutto l’anno”.

Presenze che ripaghino dei costi, sia in termini di manutenzione che di personale. Resta il fatto che la norma è “un fatto estremamente positivo e siamo increduli davanti a un tale snellimento burocratico”, che testimonia “un’attenzione e un interesse più ampio verso lo sviluppo del settore da parte dell’assessore Croce ma anche dell’assessore Barbagallo (con delega al Turismo, ndr)”.

Restano ancora degli altri passi da compiere. “Le aziende hanno bisogno di garanzia di stabilità anche oltre il 2020 per programmare investimenti di ampio respiro, di una progressiva sburocratizzazione che superi cavilli che spesso sono di ostacolo a chi fa impresa e di una maggiore elasticità nella strutturazione dei servizi”. Ma intanto qualcosa è già cambiato.

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