Incidenti domestici: i più frequenti si verificano in cucina

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 Il 38% dei quasi 800.000 incidenti domestici registrati nel 2014 si sono verificati in cucina. Lo rivela l’Istat, che ha condotto un’indagine sugli infortuni tra le mura di casa; meno frequentemente le insidie si nascondono in altri spazi della casa: nell’11,7% dei casi in bagno e nel 10% in camera da letto. In totale nel 2014 700mila persone – l’11,3‰ della popolazione – hanno dichiarato di essere rimasti coinvolti in un incidente domestico nei tre mesi precedenti l’intervista. Nel complesso, si sono verificati 783mila incidenti, con una media di 1,1 incidenti per persona colpita. Il 70,4% di tutti gli incidenti ha come vittima una donna (il 43,1% in cucina appunto), con un numero di incidenti subìti più che doppio rispetto a quelli che colpiscono gli uomini (551mila incidenti subìti da donne contro 232mila degli uomini). Oltre un terzo degli incidenti (36%) riguarda una persona di 65 anni e più e il 4,5% ha come vittima un bambino sotto i 5 anni.

Il 53,7% delle ferite è causato da utensili e attrezzi prevalentemente utilizzati per le attività che si svolgono in cucina (elettrodomestici, pentole, forni e fornelli, lame, alimenti bollenti ecc.) e, tra questi, il coltello è all’origine del 40,4% delle ferite. Questa categoria di oggetti appare più pericolosa per le donne: il 67,1% delle ferite delle donne è provocato da utensili di cucina, mentre la percentuale scende al 34,9% per gli uomini. Al contrario, gli strumenti del ”fai da te” rappresentano una fonte di rischio di ferita esclusivamente per gli uomini (42,3%). Oltre i due terzi dei casi di urto o schiacciamento (68,3%) sono da attribuire agli arredi (32%) o ad elementi strutturali della casa quali infissi, porte e finestre o altre parti dell’abitazione (36,3%). Sono invece residuali i casi riconducibili ad altre categorie di oggetti. Le ustioni sono provocate nella maggioranza assoluta dei casi da alimenti bollenti, forni, fornelli e pentole, che determinano nell’insieme più del 73% delle ustioni; residuali sono invece le ustioni riconducibili ad altri utensili di cucina.

La pericolosità degli oggetti legati alla cucina e ai lavori domestici è meno netta per gli uomini per i quali, invece, una quota rilevante di ustioni (circa il 40%) è causata da altro tipo di oggetti (camino, fuochi d’artificio, sigarette ecc.). Donne, anziani e bambini sono le categorie maggiormente a rischio: hanno subìto un incidente negli ultimi tre mesi 15 donne ogni mille (contro 7 ogni mille uomini), 27 ultrasettantaquattrenni e 9 bambini fino a 5 anni ogni mille. Tra le donne, le casalinghe sono una categoria particolarmente a rischio, ogni trimestre 149mila sono coinvolte in un incidente domestico. Più di una persona su due (54,8%) è vittima di una caduta, il 20,2% si è invece ferito, mentre sono di poco superiori al 13% i casi di urto o schiacciamento e di ustione; residuali gli incidenti causati da altro tipo di dinamica. Le cadute e le ustioni riguardano soprattutto le donne: 58,9% rispetto a 45,4% degli uomini per le cadute e 16,3% contro 6,4% per le ustioni. Il contrario accade nei casi di incidenti domestici che provocano ferite: 27,6% per gli uomini contro 16,9% per le donne. Nel 76,9% dei casi le cadute vedono coinvolte persone over64 (81% se donne ultra settantacinquenni).

I casi di urto o schiacciamento sono più frequenti tra i bambini e i ragazzi tra i 6 e i 17 anni (25,3% tra 6 e 13 anni e 35,1% tra 14 e 17 anni), mentre le vittime di ustione sono più spesso donne delle classi di età centrali (21,2%).

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