Sono passati esattamente trent’anni da quando un gruppo di appassionati pionieri collegò l’Italia a Internet. E in questo siamo stati tra i primi paesi in Europa. Era il 30 aprile del 1986 quando il segnale partì dal Centro universitario per il calcolo elettronico del Cnr di Pisa (Cnuce) e arrivò alla stazione di Roaring Creek, in Pennsylvania. A fare in modo che la notizia non si diffondesse però tra l’opinione pubblica, così come meritava, fu il disastro di Chernobyl avvenuto pochi giorni prima. “Non immaginavamo che da lì sarebbe partito un processo che ha portato tre miliardi di persone a collegarsi nel mondo e che quello fosse l’inizio della società dell’informazione“, spiega all’ANSA Stefano Trumpy, all’epoca direttore del Cnuce e uno dei precursori italiani della navigazione sul web. Ma non era da solo. Con lui anche Luciano Lenzini, scienziato e ‘architetto’ del progetto; Antonio Blasco Bonito e Marco Sommani, esperti tecnici. Il progetto fu realizzato da Cnr-Cnuce, Italcable e Telespazio, mentre per il collegamento fu usata rete satellitare atlantica Satnet.