La scienza italiana in frantumi. Così il nostro Paese, nel 2016 – tempo di grande attenzione alle tematiche ambientali, di referendum sulle trivelle e di tanta demagogia sulla sostenibilità, sui cambiamenti climatici e sull’accordo di Parigi – perde il proprio patrimonio scientifico e storico legato alla meteorologia. Il dramma si sta consumando proprio nel cuore di Roma in questi giorni: il Collegio Romano rischia di trasformarsi da simbolo della scienza italiana, a emblema del decadimento di un Paese “grande” solo nel passato. Infatti l’Unità di Ricerca per la Climatologia e la Meteorologia applicate all’Agricoltura, struttura del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA-CMA), nota come “Collegio Romano” e situata nel cuore di Roma, è stata oggetto di una “riorganizzazione” che negli ultimi mesi ha comportato la perdita di numerosi reperti storici. Fortunatamente le associazioni di appassionati di meteorologia e alcune figure di riferimento, come la dott. ssa Franca Mangianti e il noto Colonnello dell’Aeronautica Militare, nonché celebre volto televisivo Massimo Morico, hanno “salvato” una grande quantità di reperti che potranno essere utilizzati in varie attività e manifestazioni.
Dopo la battaglia (vinta) per salvare quantomeno la storica Biblioteca scientifica e meteorologica del Collegio Romano, adesso bisogna intervenire a tutti i livelli per salvare la preziosa e originale collezione di strumenti meteorologici e sismici risalenti agli inizi del XIX secolo, che raccoglie anche apparecchiature scientifiche di datazione più recente (seconda metà del XX secolo).
La collezione è costituita da circa 310 strumenti scientifici identificati, tra meteorologici, sismici e di laboratorio, attualmente esposti in teche portastrumenti.
Alla collezione appartengono altri strumenti, di altrettanto interesse storico-scientifico, ma non esposti:
- Circa 20 microscopi di diversa epoca e alcune antiche attrezzature da laboratorio dell’ex Laboratorio di Idrobiologia del MiPAAF (acquisite nel 2005).
- Circa 80 elementi , tra pezzi di strumenti, strumenti da restaurare, strumenti da identificare.
- Circa 200 termometri di diversa tipologia ed epoca, custoditi in una idonea cassettiera.
Perdere anche questo tesoro sarebbe un vero e proprio delitto.