Laser al grafene e nuove tecnologie d’illuminazione grazie al CNR

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Un recente studio pubblicato su Nature Communication apre la strada ai laser al grafene basati su nuove tecnologie di illuminazione. Un team fisici ha dimostrato la capacità di nanoribbons (strisce strettissime) di grafene di assorbire ed emettere luce grazie a stati quantistici detti bieccitoni. A differenza dei fogli di grafene semi-metallici, i nanoribbons di grafene si comportano come semiconduttori con interessanti proprietà ottiche, anche grazie alla loro “grandezza“: vengono usati infatti strisce larghe meno di 5 nanometri, pari a un decimillesimo dello spessore di un capello. In tale configurazione il grafene diventa un semiconduttore e potrebbe essere impiegato in dispositivi ottici, come LED, laser e celle solari.

Il team di scienziati ha anche studiato i processi ultraveloci che avvengono durante questo processo, e le simulazioni mostrano che due eccitoni possono formare a loro volta degli aggregati fortemente legati, i bieccitoni. Questo è dovuto le dimensioni estremamente ridotte dei nanoribbons. E’ stato osservato che i bieccitoni si formano molto rapidamente, dando luogo ad una emissione stimolata di luce con grande efficienza. Ci auguriamo che questo risultato apra la strada a nuovi studi in campo ottico.

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