L’astronauta dell’Esa Tim Peake si prepara a condurre un esperimento di guida a distanza per testare la cooperazione uomo-robot. Domani, l’astronauta, dovrà pilotare da 400 km il rover Bridget, sviluppato da Airbus D&S parte del progetto dell’Esa Mereton, che mira, attraverso alcuni esperimenti, a investigare l’interazione uomo-macchina in vista delle future missioni su Marte. Bridget si troverà in un campo di 30 metri per 13 e simulerà un terreno marziano situano a Stevenage in Gran Bretagna.
Una volta che saranno individuati i reperti, Peake guiderà il rover fuori dalla zona d’ombra ed il controllo ripasserà al centro operativo Esoc dell’Esa in Germania. La preparazione dell’astronauta è stata sommaria, così da studiare come l’uomo reagisce a eventi inaspettati. Il sistema di comunicazione tra la Iss ed il rover è stato concepito in modo da simulare perdite di connessione. L’esperimento coinvolge diversi team sparsi tra il “Mars yard” a Stevenage, l’Esoc a Darmstadt in Germania che farà da centro di controllo e lo Station User Support and Operation Centre di Bruxelles che farà da interfaccia con la Iss.
