Medicina: i malati di psoriasi chiedono la possibilità di accedere a tutte le cure

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Il giorno in cui scopriranno che la pazienza cura la psoriasi ci potremmo finalmente considerare salvi. Fino ad allora siamo costretti ad essere malati senza cure e non perché la scienza non abbia messo a punto farmaci efficaci ma perché i conti in rosso delle Regioni e dell’Ssn ce li negano. Chiediamo terapie, ci rispondono con liste d’attesa. Forse quello che il presidente Renzi e il ministro Lorenzin non sanno è che anche l’infinita pazienza di un malato di psoriasi finisce“, a dichiararlo è stata Mara Maccarone presidente Adipso (Associazione per la difesa degli psoriasici) in occasione dell’apertura del IX Congresso Internazionale che prende il via domani a Roma.

Siamo tre milioni eppure nessuno ci vede e ci ascolta – continua Maccarone-nemmeno fossimo invisibili. L’Oms dal 2014 ha riconosciuto la psoriasi come malattia non trasmissibile grave, includendola nell’agenda della salute globale. Ma le pagine dell’agenda italiana sono rimaste tristemente bianche. Chiediamo che i nostri diritti siano tutelati. Da anni l’Adipso si batte affinché tutti i malati cronici, non solo gli psoriasici, possano avere accesso alle cure. Ma serve che sia il Governo non le Regioni a gestire la spesa di questi farmaci. Serve che i centri Psocare ormai allo sbando siano ripristinati. Serve che qualcuno ci ascolti: chiedeteci soluzioni e non pazienza“.

Il Congresso sarà un’occasione importante per parlare di discriminazione, di stigma, di psoriasi che colpisce sempre più persone. Sabato i pazienti potranno interpellare gli esperti anche online sul sito www.adipso.org. 

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