La pizza, la reginetta del sabato sera, piatto irrinunciabile anche se si è a dieta. Ma da oggi c’è speranza per tutti, la pizza non fa ingrassare! ovviamente con alcuni accorgimenti e con un appropriato regime dietetico alimentare.
Una buona riuscita della pizza dipende innanzi tutto dalle materie prime con cui si prepara, farina, acqua, lievito e sale. Farina eccellente, meglio se di tipo 0 o integrale, non raffinata perché perde tante proprietà nutritive importanti, opportunamente lavorata e stoccata, sarà in grado di fornire buoni apporti proteici e carboidratici.
Altre regole importanti per una pizza buona e altamente digeribile sono quelle di sciogliere il lievito in acqua tiepida, far riposare l’impasto dalle 8 alle 24 ore (più riposa meglio è), importante è la temperatura, dovrebbe aggirarsi tra i 24°C e i 30°C questo permetterà al lievito di agire in maniera ottimale sprigionando sapori e odori ricercati.
Pizza margherita, quindi un filo d’olio, passata di pomodoro e mozzarella; l’olio garantisce un apporto benefico di polifenoli, antiossidanti a favore dei radicali liberi, la passata di pomodoro invece rappresenta le fibre, il licopene (un altro antiossidante) e Sali minerali (magnesio, potassio e zinco). E la mozzarella, preferibilmente di bufala o fiordilatte, garantisce la giusta dose grassi e proteine animali.
Vediamo allora i valori riportati dall’Istituto Nazionale della Nutrizione sulla composizione di una porzione di pizza margherita da 100 gr: 52,9 gr carboidrati, 36.4 gr di amido, 5.6 gr di lipidi e proteine, acqua 39,3 gr, 12,9 gr zuccheri solubili, 271kcal totali.