Previsioni Meteo: il vortice polare affonda sulla Scandinavia, freddo e neve tra Norvegia e Paesi Baltici [FOTO]

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Mentre aria piuttosto calda, di origine sub-tropicale continentale, invade il bacino centrale del mar Mediterraneo, una serie di impulsi di aria molto fredda nei prossimi giorni si verseranno in Europa, causando un drastico calo dei valori termici e un ritorno a condizioni climatiche decisamente più simil invernali per la stagione. Difatti il progressivo indebolimento della figura del vortice polare troposferico, indotto dal “final warming” di fine Marzo, sta cominciando ad avere pesanti ripercussioni sulla circolazione atmosferica lungo le medio-alte latitudini. Gli effetti di questo “stratwarming” ormai si sono propagati fino alla troposfera, con il conseguente aumento del campo dei geopotenziale che ha agevolato lo sviluppo sul mar di Beaufort di una imponente area anticiclonica, ben strutturata nell’alta troposfera.

Questa struttura anticiclonica, contraddistinta da massimi barici che supereranno i 1040 hpa nel tratto più settentrionale del mare di Beaufort, nel corso dei prossimi giorni contribuirà a destabilizzare la figura del vortice polare, la quale, di tutta risposta all’attacco anticiclonico e all’improvviso aumento dei geopotenziali in quota, rischierebbe di disintegrarsi in due o più “lobi” pronti a muoversi verso le medie latitudini, fra l’Asia settentrionale, il nord America e l’Europa.

Al momento, con la frantumazione del nucleo principale del vortice polare troposferico, uno dei “lobi” secondari sta scivolando verso il mar di Norvegia, presentandosi sotto forma di una ampia circolazione depressionaria, colma di aria fredda polare marittima, che dal settore più occidentale del mar di Barents si elonga fino al mar del Nord e al sud della Norvegia e della Svezia.

Questo “lobo”, inoltre, sta contribuendo a far scivolare sulla Scandinavia una vasta avvezione di aria fredda polare marittima, caratterizzata da isoterme che raggiungono i -8°C -9°C a 850 hpa, circa 1300 metri, mentre l’isoterma di -10°C arriva a sfiorare il Finnmark norvegese, dove lo “zero termico” prossimo al piano renderà ogni tipo di precipitazioni a prevalente carattere nevoso fino alle coste.

Tale circolazione depressionaria, piuttosto ampia, nel corso dei prossimi giorni, evolvendo molto lentamente verso il sud della Scandinavia, “avvetterà” un vasto nucleo di aria fredda polare marittima, attualmente posizionato sul mar di Norvegia, in direzione dell’Europa centrale e buona parte di quella orientale.

Questo nucleo di aria fredda, polare marittima, scivolando lungo il bordo più occidentale della suddetta circolazione depressionaria, facente capo al vortice polare, dopo aver attraversato il mar del Nord, nel corso della giornata di domani si verserà fra Belgio, Olanda, Danimarca, nord della Germania e Polonia, determinando un brusco calo dei valori termici, portando le temperature anche su valori al di sotto delle tradizionali medie di stagione.

Con l’ulteriore evoluzione verso il sud della Svezia e il mar Baltico di questa circolazione depressionaria, a prevalente carattere freddo, mercoledì il calo termico si estenderà pure alle Repubbliche Baltiche, alla Repubblica Ceca, la Slovacchia, la Bielorussia e l’ovest dell’Ucraina. Qui il freddo si avvertirà parecchio, specialmente durante le ore notturne.

Proprio fra domani, mercoledì e la giornata di giovedì, le basse temperature sommandosi all’afflusso dell’aria fredda post-frontale, da O-NO e NO, e il contemporaneo abbassamento della quota dello “zero termico”, permetteranno alle precipitazioni di poter assumere prevalente carattere nevoso fino al piano fra le coste della Norvegia centro-meridionale, sulla Finlandia occidentale, e persino fra l’Estonia, la Lettonia e la Lituania, dove fra mercoledì e giovedì si potrebbero rivedere delle brevi nevicate e dei rovesci di neve misti a pioggia pure su città come Helsinki e Tallin.

Al contempo buona parte dell’aria fredda polare marittima, prima di raggiungere l’Europa centrale, scorrendo sopra l’Atlantico settentrionale si scalderà notevolmente nei bassi strati, caricandosi di umidità e instabilizzandosi alle varie quote. Ciò comporterà un conseguente incremento del “gradiente termico verticale” che instabilizzerà l’intera colonna d’aria, favorendo lo sviluppo di moti convettivi diffusi all’interno dell’avvezione fredda.

Riscaldandosi nei bassi strati la massa d’aria, spingendosi verso i bassopiani della Germania e della Polonia, tramite una moderata e fredda ventilazione da O-NO e NO, diventerà molto instabile, causa il notevole aumento del “gradiente termico verticale” (notevoli differenze di temperature fra media e bassa troposfera) in seno alla colonna d’aria. Questi notevoli contrasti termici, fra la bassa e la media troposfera, favoriranno la formazione di intensi moti convettivi (forti correnti ascensionali che spingono l’aria dal basso verso l’alto) che agevolano la formazione di imponenti addensamenti nuvolosi cumuliformi (cumuli, congesti e cumulonembi in aria fredda) carichi di piogge, rovesci di gragnola e persino grandinate di piccola e media taglia, ma molto localizzate.

Di solito questa nuvolosità, evidenziata dalle moviole satellitari con i classici “ciottoli” o nubi puntiformi, si sviluppa all’interno del settore freddo post-frontale di un intenso ciclone extratropicale e rappresenta le varie linee di instabilità (derivate anche dalla rotazione dei venti al suolo da NO sempre più verso nord) che seguono il passaggio del fronte freddo. In questo caso però il maggior contributo della radiazione solare di Aprile, capace di scaldare maggiormente il terreno durante le ore diurne, avrà un ruolo significativo nell’esaltare ulteriormente i contrasti termici fra bassi e medi strati, favorendo l’innesco di intensi moti convettivi che agevoleranno la formazione di grossi cumulonembi in aria fredda.

Fra domani e mercoledì, con l’evoluzione verso il mar Baltico della depressione a carattere freddo in transito nel sud della Scandinavia, l’aria fredda in discesa dalle latitudini artiche e la nuvolosità puntiforme a suo seguito invaderanno la Danimarca, la Germania, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, la Polonia e l’Ucraina occidentale, causando rovesci, nevosi sino a 300-200 metri di quota, specie in Polonia, occasionali grandinate, e persino locali fenomeni temporaleschi.

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