Dacia Maraini, scrittrice, poetessa, saggista e drammaturga italiana, si è espressa a favore del Referendum sulle trivellazioni, previsto per il prossimo 17 aprile. Intervistata dalla redazione della piattaforma Pro\Versi (www.proversi.it), la nota scrittrice esprime tutte le preoccupazioni che suscitano le attività estrattive, non tra una élite di intellettuali, ma nella maggior parte degli italiani. Alla domanda se, secondo lei, le piattaforme petrolifere hanno un impatto paesaggistico negativo, che può ripercuotersi sul turismo costiero, la Maraini risponde portando in primo piano non l’aspetto estetico o economico, legato al turismo, ma una sentita apprensione per le possibili conseguenze delle trivellazioni, spesso indipendenti dalla volontà dell’uomo: “Non credo sia una questione di impatto paesaggistico, ma di inquinamento e pericolo di guasti che potrebbero, come è successo in Messico, danneggiare gravemente l’ambiente”.
In riferimento al Referendum del 17 aprile, la scrittrice esprime la sua preoccupazione per l’implicazione politica che il voto referendario pare aver assunto: “Il guaio sta proprio lì, che il referendum sulle trivelle si è trasformato, come troppo spesso succede da noi, in un referendum politico, sul governo. È questo è grave”. Per leggere la Discussione su Pro\Versi visitare la pagina web Proversi.