“Non sono affatto preoccupato,” afferma al Quotidiano nazionale, il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, in riferimento al prossimo referendum. Alla domanda se andrà a votare, replica: “Non ho ancora deciso se andarci. Nel caso, voterò no. La bassa affluenza sarebbe un segnale politico preciso sull’irrilevanza del referendum“. “Se dovessero prevalere i sì, quando scadranno le concessioni esistenti entro le 12 miglia marine, verranno bloccati diversi investimenti previsti, tra i quali Guendalina (Eni), Gospo e Vega (Edison). Il ministro è netto, potrebbero esserci “ricadute occupazionali pesantissime: si parla di 10mila posti più l’indotto e miliardi di investimenti. Inoltre, bisogna considerare l’effetto a catena su tutto il settore oil-gas dei mancati investimenti futuri o riallocazioni all’estero della produzione“.
“Abbiamo normative sulle piattaforme in mare tra le più stringenti e severe al mondo, abbiamo recepito la direttiva europea su sicurezza e controlli ed esteso il divieto di estrazione alle zone di mare poste entro le 12 miglia marine dal perimetro esterno delle aree protette e costiere. E’ sbagliato contrapporre ambiente e sviluppo, sono due temi che viaggiano di pari passo“.