Grazie al prezioso lavoro di Giovanni Falcicchia, pubblichiamo la scheda con gli effetti macrosismici del terremoto di magnitudo 7,8 che si è verificato nella notte in Ecuador, provocando molte vittime.
Effetti macrosismici
Terremoto con epicentro nel Distretto Sismico: Muisne Equador
Data 16/04/2016 UTC 23:58:37
Latitudine 0.37° Longitudine -79.94°
Magnitudo 7.8 Profondità 19.2 Km
La presente scheda elenca gli effetti macrosismici stimati secondo un modello che utilizza i dati qui esposti. Gli effetti macrosismici rilevati, in una qualsiasi località, possono variare di uno o due livelli, in più o in meno, a seconda della conformazione geologica del territorio o di peculiari caratteristiche costruttive delle abitazioni. Escluso indicazioni diverse, la percettibilità del sisma è intesa in orario diurno.
- B. La numerazione e la terminologia utilizzate non equivalgono a quelle riportate in altre scale sismiche.
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Città e territori a una distanza inferiore a 19 Km dall’epicentro:
Cojimies, Bolivar, Concepcion
13 – Scossa disastrosa ( X MCS )
Un fragoroso boato precede il terremoto. La scossa è particolarmente violenta; gli oggetti sono sospinti verso l’alto. Le persone sono terrorizzate; impedite nei movimenti, molte non riescono a uscire dalle loro abitazioni. Si registrano numerose vittime e moltissimi feriti. Le costruzioni ordinarie collassano parzialmente ma anche quelle antisismiche subiscono danni rilevanti. I moderni agglomerati urbani sono semidistrutti; antichi paesi e centri storici sono rasi al suolo. Le tubature interrate subiscono troncamenti e rotture in numerosi punti della rete. Le dighe sono danneggiate. Le rotaie sono visibilmente incurvate; molte vie di comunicazione sono interrotte. I ponti sono distrutti. Nel suolo si aprono ampie voragini e crepacci; dai pendii si staccano grandi frane. Nelle aree alluvionali il terreno si liquefa. Un maremoto, di considerevole entità, colpisce la costa aggravando ulteriormente la situazione. Dalla regione non giunge alcuna segnalazione del terremoto.
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Città e territori a una distanza compresa tra 19 Km e 40 Km dall’epicentro:
Muisne, Pedernales, Pueblito
12 – Scossa distruttiva ( IX MCS )
Un grande boato precede il terremoto. La scossa è violenta. Le persone sono sconvolte e disorientate; hanno difficoltà a reggersi in piedi e alcune non riescono a uscire dalle abitazioni. Si contano diverse vittime e molti feriti. Gli oggetti sono sollevati dalla base di appoggio; gli arredi sono rovesciati per terra. Le case fatiscenti e i monumenti più deboli crollano rovinosamente; antichi paesi e centri storici sono distrutti. Le costruzioni ordinarie subiscono gravi danni strutturali e sono pericolanti. Gli edifici costruiti con criteri antisismici riportano solo danni superficiali. Le condutture d’acqua, gas e scarichi subiscono diversi danneggiamenti e rotture. Nel suolo si aprono crepacci dai quali, nelle aree alluvionali, fuoriescono sabbia e fango; si generano frane e smottamenti di terreno. Diverse vie di comunicazione sono interrotte; le rotaie sono leggermente incurvate. I ponti sono gravemente danneggiati. Sulla costa si genera un maremoto di entità moderata. Nella regione la situazione è gravissima; pochissime le segnalazioni da lì trasmesse.
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Città e territori a una distanza compresa tra 40 Km e 71 Km dall’epicentro:
Cantone di Atacames, Cantone di Quininde, Viche, Majua
11 – Scossa rovinosa ( VIII MCS )
Lo scuotimento sismico è fortissimo; esso è preceduto da un boato avvertito chiaramente da tutti. Le suppellettili e parte degli arredi sono rovesciate fragorosamente sul pavimento. Le persone, pur avendo difficoltà nei movimenti, cercano disperatamente di uscire all’aperto; si creano situazioni di panico collettivo. Si registrano alcune vittime e diversi feriti. La guida degli autoveicoli è difficoltosa. Le case fatiscenti e i monumenti più instabili collassano parzialmente; le statue cadono dai piedistalli. Antichi paesi e centri storici sono semidistrutti. Le costruzioni ordinarie subiscono danni rilevanti e non sono agibili. Gli edifici costruiti con criteri antisismici non riportano danni evidenti. Nel terreno si aprono larghe crepe; dai pendii scoscesi cadono massi e pietre. Alcune vie di comunicazione sono interrotte. La rete idrica subisce qualche danneggiamento. Sulla costa si genera un maremoto di lieve entità. Nonostante la gravità della situazione, tramite Internet giunge un discreto numero di segnalazioni.
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Città e territori a una distanza compresa tra 71 Km e 120 Km dall’epicentro:
Esmeraldas, Santo Domingo, Jarna, El Carmen
10 – Scossa dannosa ( VII MCS )
Lo scuotimento sismico è molto forte; solo chi è alla guida, su strade sconnesse, può non averne percezione. L’evento è preceduto da un rombo di estesa e intensa sonorità, avvertito spesso, anche all’interno degli edifici. In casa è un frastuono di suppellettili che cadono per terra, di vetri e specchi che vanno in frantumi; gli arredi sono spostati. La gente, in preda al panico, corre precipitosamente verso l’esterno delle abitazioni. Si conta qualche vittima isolata e alcuni feriti. Le case e i monumenti più logori e vetusti subiscono gravi danni strutturali; ampie crepe nei muri; porte e finestre divelte; caduta di cornicioni, tegole e comignoli. Gli edifici ordinari subiscono solo danni superficiali e sono ancora agibili. Nel terreno si apre qualche fessurazione; alcune strade secondarie sono impraticabili. Pur nelle difficoltà del momento, dal territorio giungono molte segnalazioni del sisma.
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Città e territori a una distanza compresa tra 120 Km e 199 Km dall’epicentro:
Quito, Quevedo, Manta, Potoviejo
9 – Scossa forte ( VI MCS )
La sollecitazione sismica è particolarmente intensa e solo pochissime persone, all’interno di veicoli in movimento, non la avvertono. L’evento è preceduto da un sinistro rombo udito, non di rado, anche nel chiuso delle abitazioni; chi dorme è svegliato. Gli arredi e le suppellettili vibrano rumorosamente; gli oggetti più instabili cadono dai ripiani. Le porte e le finestre si aprono e si chiudono sbattendo sugli infissi. I lampadari oscillano paurosamente. La gente subisce un forte spavento e corre verso l’esterno degli edifici. Nella concitazione qualcuno potrebbe ferirsi o essere colto da malore. Le costruzioni più deboli e fatiscenti subiscono danni rilevanti: crepe nei muri; finestre rotte; parziale caduta di comignoli e cornicioni. Le abitazioni ordinarie non subiscono danni evidenti. Innumerevoli le segnalazioni del sisma trasmesse via Internet.
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Città e territori a una distanza compresa tra 199 Km e 330 Km dall’epicentro:
Ibarra, Ambato, Guayaquil, Santa Elena, Salinas, Pasto, Narino
8 – Scossa considerevole ( V MCS )
All’interno degli edifici, quasi tutti avvertono il terremoto e, talvolta, anche il notevole rombo che lo precede; in molti percepiscono la scossa all’aperto. La sollecitazione sismica è di ragguardevole intensità e sveglia numerose persone. Vasellame e suppellettili vibrano sonoramente. Alcuni oggetti poco stabili e sviluppati in altezza, come bottiglie e candelabri, cadono. I lampadari compiono oscillazioni molto ampie. Le porte e le finestre si aprono e si chiudono. La scossa mette spavento e la gente si riversa per strada. Le case e i monumenti, più deboli e maltenuti, subiscono lievi danni superficiali: sottili crepe nell’intonaco, vetri lesionati, caduta di calcinacci. Moltissime le segnalazioni del sisma provenienti dal territorio.
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Città e territori a una distanza compresa tra 330 Km e 544 Km dall’epicentro:
Quenca, Cali, Loja, Popayan, Jamundì, Canar, Azogues
7 – Scossa moderata ( IV MCS )
All’interno delle abitazioni, moltissima gente avverte la scossa. La vibrazione sismica è piuttosto intensa e sveglia diverse persone. I lampadari compiono ampie oscillazioni. Il tremolio di finestre e suppellettili risuona con insistenza nelle case; alcuni oggetti vengono spostati. La gente è intimorita; in molti escono dagli edifici. All’aperto, un numero considerevole di persone percepisce distintamente il movimento tellurico e il chiaro rombo che lo precede. Le costruzioni non subiscono danni evidenti. Numerose le segnalazioni del sisma provenienti dal territorio.
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Città e territori a una distanza compresa tra 544 Km e 898 Km dall’epicentro:
Colombia: Bogotà, Medellin, La Calera, Cartago. Perù: Piura, Chiclayo, Tarapoto
6 – Scossa contenuta ( III – IV MCS )
Molte persone, all’interno degli edifici, avvertono una vibrazione sismica d’intensità limitata ma tangibile. I lampadari oscillano visibilmente; si sentono vari scricchiolii e tremiti di finestre e vasellame. Qualcuno, mentre dorme, è svegliato. Diversa gente, messa in allarme da tali effetti, preferisce uscire dalle abitazioni. All’aperto, la scossa è percepita da un discreto numero di persone. Costoro sentono, abbastanza chiaramente, il rombo che precede il terremoto. Tramite Internet è trasmesso un numero considerevole di segnalazioni.
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Città e territori a una distanza compresa tra 898 Km e 1480 Km dall’epicentro:
Panamà. Perù: Lima, Chimbote. Costarica: San Josè. Colombia: Bucaramanga,
5 – Scossa leggera ( III MCS )
All’interno degli edifici, diverse persone avvertono una debole vibrazione. I lampadari compiono oscillazioni di piccola ampiezza; si sente lo scampanellio di cristalleria e vasellame. Qualcuno, preoccupato da tali effetti, per sicurezza, esce all’aperto. All’esterno delle abitazioni, solo in pochi percepiscono il terremoto; alcuni, con un certo anticipo, sentono un rumore simile a un tuono lontano. Dal territorio giunge un discreto numero di segnalazioni.
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Città e territori a una distanza compresa tra 1480 Km e 2441 Km dall’epicentro:
Venezuela: Caracas. Honduras: El Salvador. Città del Guatemala. Bolivia: La Paz
4 – Scossa lieve ( II – III MCS )
Un discreto numero di persone, all’interno delle abitazioni e in condizioni di quiete, avverte un tremore di modesta entità. I lampadari compiono oscillazioni di ampiezza minima; si ode un sommesso tintinnio di vetri e ceramiche. Tali effetti mettono in apprensione chi li percepisce. All’esterno, pochissime persone avvertono la scossa; qualcuno, con un po’ di anticipo, sente un cupo rumore a bassa frequenza. Poche le segnalazioni del sisma trasmesse via Internet.
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Città e territori a una distanza compresa tra 2441 Km e 4024 Km dall’epicentro:
Città del Messico, Santiago del Cile, Brasilia, L’Avana, Asuncion, Georgetown
3 – Scossa tenue ( II MCS )
Poche persone in condizioni di quiete, ai piani superiori e intermedi degli edifici, avvertono un leggerissimo tremore. I lampadari sono smossi dalla loro posizione di equilibrio. Tali effetti generano solo un po’ di apprensione in chi li percepisce. All’aperto, quasi nessuno avverte il sisma. Dal territorio giungono pochissime segnalazioni; in qualche caso isolato, esse riferiscono di un’indistinta, greve sonorità che precede il terremoto.
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Città e territori a una distanza compresa tra 4024 Km e 6634 Km dall’epicentro:
New York, Los Angeles, Chicago, Ottawa, Buenos Aires, Montevideo,
2 – Scossa irrilevante ( I – II MCS )
Ai piani superiori degli edifici e in condizioni di perfetta quiete, un esiguo numero di persone percepisce un’oscillazione lievissima; tale da non destare alcuna preoccupazione. All’aperto, nessuno avverte il terremoto. Nella regione, il rombo sismico non è udibile. Tramite Internet giungono isolate e sporadiche segnalazioni del sisma.
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Città e territori a una distanza compresa tra 6634 Km e 10938 Km dall’epicentro:
Roma, Londra, Parigi, Madrid, Anchorage, Accra
1 – Scossa impercettibile ( I MCS )
L’intensità dell’evento è trascurabile; esso è rilevato dalle stazioni sismiche presenti nella regione. Pur in circostanze particolarmente favorevoli, agli ultimi piani degli edifici più alti, è improbabile che qualcuno possa percepire la scossa. Dal territorio non giunge alcuna segnalazione del terremoto.
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Territori a una distanza superiore a 10938 Km dall’epicentro.
0 – Scossa strumentale ( I MCS )
Il terremoto è del tutto inconsistente; esso è registrato dalle stazioni sismiche dotate di strumentazione avanzata. Anche nelle condizioni più favorevoli, la scossa non è avvertita dalla popolazione.
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